Appartamenti affittati e trasformati in dormitori abusivi

Montemurlo, stretta della polizia municipale. A Oste l'ultimo caso

Il dormitorio abusivo

Il dormitorio abusivo

Montemurlo (Prato), 14 gennaio 2016 - Appartamenti presi in affitto e trasformati in dormitori abusivi.

Qualche giorno fa la polizia municipale di Montemurlo ha effettuato un controllo a Oste, in una un grande condominio nel centro della frazione, dove già in passato si erano verificati problemi di convivenza tra inquilini di diverse nazionalità.

In seguito ad alcuni esposti di cittadini residenti nel palazzo e varie altre segnalazioni, la polizia municipale è riuscita ad ottenere il mandato dalla Procura per ispezionare due appartamenti, presi in affitto da altrettanti cittadini cinesi, residenti fuori provincia. Qui, i due orientali avevano avviato una vera e propria attività di affittacamere abusivo, che aveva come “clienti” i connazionali che lavorano nelle attività manifatturiere della zona.

Una volta dentro le due abitazioni (di circa cento metri quadri ciascuna), infatti, gli agenti hanno trovato una trentina di stanzette (dodici posti letto in un appartamento e quindici nell'altro). I piccoli “loculi dormitorio” erano stati realizzati attraverso la suddivisione dei locali con pannelli in legno, ciascuno dotato di una chiusura propria con tanto di lucchetto. Le camere da letto occupavano anche ripostigli, soggiorni e cucine, queste ultime smantellate per far posto ai letti. A disposizione degli “ospiti” degli appartamenti un solo bagno, nessuno spazio comune e nessun “angolo cottura”. Nelle stanze gli agenti hanno ritrovato, infatti, alcuni scaldavivande con i quali, probabilmente, gli occupanti sopperivano al problema dei pasti.

Le condizioni igieniche all'interno delle abitazioni erano pessime, per non parlare della mancanza dei requisiti di sicurezza, aggravata dal sovraffollamento dei locali. La polizia municipale, quindi, ha provveduto al sequestro penale dei due appartamenti e ha denunciato penalmente i due affittuari cinesi per i reati di abuso edilizio e per la trasformazione di un locale da abitativo a ricettivo senza le necessarie autorizzazioni.

Nessun addebito, almeno per ora, per i due proprietari italiani degli appartamenti, per i quali bisognerà accertare se erano a conoscenza o meno della situazione d'illegalità che si consumava nei loro immobili. La stretta dell'amministrazione comunale sull'illegalità negli appartamentini privati era stata annunciata dal sindaco Mauro Lorenzini e dall'assessore alla polizia municipale, Rossella De Masi, nella conferenza stampa di fine anno.

"I controlli massicci dei nostri agenti, anche di tipo preventivo, hanno migliorato sensibilmente la situazione nelle aziende condotte da cittadini stranieri. L'illegalità sempre più spesso, però, si va a insinuare negli appartamenti privati, per ispezionare i quali è molto più difficile ottenere i permessi", sottolinea De Masi e aggiunge il sindaco: "Come amministrazione non ci facciamo scoraggiare e intensificheremo i controlli nelle abitazioni private per stroncare il pericoloso fenomeno dei dormitori abusivi".

Il sindaco e l'assessore De Masi, poi, rivolgono un plauso all'impegno e alla tenacia degli agenti costantemente impegnati nel controllo del territorio contro l'illegalità. "Nel corso degli anni abbiamo notato un accentuarsi della volontà delle ditte cinesi ad accettare le regole comportamentali e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Qui diminuiscono gli illeciti anche se in contemporanea notiamo un aumento delle situazioni di degrado igienico e di sovraffollamento nelle abitazioni private e su questo fronte concentreremo la nostra attenzione per garantire maggiore sicurezza e tranquillità. Un ringraziamento va a tutti i cittadini che con le loro segnalazioni facilitano la nostra azione», conclude il comandante della polizia municipale, Gioni Biagioni.