Lunedì 6 Maggio 2024

Tragedia in via Valentini, investito e ucciso: caccia all'auto pirata. Le telecamere riprendono tutto

FALSO VIDEO DELL'INCIDENTE: SU FACEBOOK C'E' CHI SPECULA SULLA MORTE Autorizzato l'espianto di organi per la donazione. La vittima era figlio di un dentista. Dopo i soccorsi il trasferimento d'urgenza a Firenze. Telecamere al setaccio per trovare l'auto killer. Il padre ad un collega: 'L'ho voluto tanto qui accanto a me e ora me l'hanno ammazzato' / IL SOPRALLUOGO DELLA POLIZIA SCIENTIFICA: LE FOTO

L'auto grigia un attimo prima dell'investimento del ragazzo (illuminato dai fari all'estrema sinitra

L'auto grigia un attimo prima dell'investimento del ragazzo (illuminato dai fari all'estrema sinitra

Prato, 4 gennaio 2014 - Un ragazzo di diciannove anni, Giancarlo Ravidà, è morto dopo essere stato investito poco prima delle 23 della serata di sabato 3 gennaio in via Valentini. Aveva forti traumi al volto e una grave ferita dietro il cranio. Il giovane, figlio di un dentista pratese, era privo di un dente e perdeva abbondantemente sangue dal naso e dalla bocca. 

Il giovane investito e ucciso a Prato

L'ipotesi alla quale stanno lavorando gli inquirenti è quella di un incidente stradale provocato da un pirata: infatti una telecamera del negozio Elettrica Pratese ha ripreso l'immagine decisiva dove si vede un veicolo che passa vicino al ragazzo e lo urta facendolo cadere all'indietro. La polizia municipale è tornata in mattinata in via Valentini per passare al setaccio ogni altra possibile ripresa. Il proprietario del negozio Elettrica Pratese, comunque, ha consegnato le registrazioni alla polizia. I vigili urbani stanno cercando tutti gli elementi possibili per individuare il pirata.

La famiglia ha autorizzato l'espianto degli organi del ragazzo per la donazione.

L'ipotesi dell'incidente stradale non era stata scartata fin dal primo momento, ma visto che Ravidà non presentava apparenti traumi in altre parti del corpo sembrava difficile immaginare l'impatto con un'auto e per questo si era pensato anche ad una possibile aggressione. Successivamente invece l'immagine dell'auto che passa accanto al ragazzo e lo urta ha chiarito la dinamica, compatibile soprattutto con la ferita al cranio del giovane. Una ferita dalla quale purtroppo non si è ripreso. Tra l'altro nelle altre immagini visionate dagli inquirenti non ci sono elementi che possano far pensare ad una lite e tanto meno ad un'aggressione. 

Secondo quanto hanno appreso gli inquirenti il giovane ieri sera era da solo alla sala slot che si trova subito a destra della rampa di uscita della declassata. Passate le 22,30 è uscito all'esterno e a quel punto è avvenuto il contatto decisivo con la macchina. A dare l'allarme sono stati alcuni avventori e clienti del ristorante pizzeria Il Ragno, usciti in strada dopo aver udito un forte rumore proveniente dall'esterno. Il giovane si trovava in stato di incoscienza sdraiato sull'asfalto con la testa e la parte superiore del corpo fra le ruote di un fuoristrada parcheggiato accanto al marciapiedi sul lato destro della strada, con le gambe che sporgevano dalla sagoma del veicolo.

Ai soccorritori della Pubblica Assistenza, intervenuti con un infermiere del 118, le condizioni del ragazzo sono apparse subito gravissime, tanto che hanno richiesto l'intervento di un medico giunto con un equipaggio della Misericordia. É stata attivata la procedura di aspirazione del sangue dai polmoni poi il giovane è stato trasportato al pronto soccorso del Santo Stefano. Qui i sanitari, constatate le gravissime condizioni, hanno disposto l'immediato trasferimento all'ospedale fiorentino di Careggi per essere affidato alle cure del reparto di neurochirurgia.

Giancarlo Ravidà viveva con il padre Giandomenico in città da circa un anno e avrebbe compiuto vent'anni il prossimo 25 gennaio. Aveva studiato al liceo classico Sacro Cuore a Foggia, poi era venuto a Prato per studiare all'università, alla facoltà di farmacia. Aveva una sorella che vive con la madre a Foggia. 

Un collega di Giandomenico, che lavora come odontoiatra ambulatoriale interno all'ospedale vecchio, stamattina è andato all'ospedale di Careggi per stargli vicino in queste ore drammatiche. 'Era distrutto - ha raccontato - soprattutto perché si era finalmente da ricongiunto con il figlio e ora è di nuovo da solo. Mi ha detto: l'ho portato a Firenze per studiare e stare insieme e ora me l'hanno ammazzato. Resto solo un'altra volta... Ho lavorato una vita per la famiglia, per lui, e ora a che serve?. Per quanto mi riguarda posso dire che Giancarlo era un ragazzo bravissimo'. 

Gli amici hanno già scritto diversi post di commiato. 

Raffaele ha scritto: 'Riposa in pace figliolo'. Questo invece il post di Cristian: 'Stamattina non ci volevo credere ..considerando che ci siamo visti tre giorni fa dopo tanto tempo mi dispiace assai riposa in pace'

 

Il sopralluogo della polizia scientifica (foto Attalmi)