Cavalieri, parla Tonfoni: "La squadra va avanti"

Il presidente: "Debiti a zero coi tesserati, per gli altri ci sono garanzie"

 Fabrizio Tonfoni  con il vice Grazzini (foto Sproviero/Attalmi)

Fabrizio Tonfoni con il vice Grazzini (foto Sproviero/Attalmi)

Prato, 27 ottobre 2014 - Nessuna polemica, voglia di fare chiarezza sulla situazione della squadra, della società e della cittadella. Il presidente Fabrizio Tonfoni ha rilasciato quella che è la situazione del club pratese, fin troppo chiacchierato negli scorsi giorni. "E’ stato un inizio di stagione complicato e difficile, siamo partiti in ritardo ma stiamo facendo il massimo per recuperare, la verità è che ci siamo trovati a costruire la squadra da soli il 4 agosto, dopo che avevamo aperto la porta ad altri per aiutare o sostituire l’attuale dirigenza e senza in effetti aver mai ricevuto una risposta definitiva da chi sembrava interessato".

Un lavoro non semplice che sembra in via di definizione.

"Sono arrivati tanti giovani motivati che hanno trasmesso all’ambiente grande entusiasmo, la forza di questi ragazzi e di questo gruppo è proprio il cuore e l’entusiasmo con cui si allenano e giocano e il pubblico accorso in queste prime giornate al Chersoni non può che riconoscerglielo".

E la rosa?

"E’ praticamente fatta, col prossimo arrivo di Persico, l’esordio di Dallan che dalla prossima settimana entra a far parte del gruppo a tutti gli effetti e gli ultimi arrivi, compresi i due piloni, la rosa è fatta; potremmo in caso di necessità cercare solo un nuovo seconda linea".

Squadra fatta, budget ridotto.

"Dobbiamo stare attenti al bilancio e le critiche che arrivano nei confronti della società sembrano quasi un accanimento e creano difficoltà a portare avanti trattative con possibili sponsor, proprio per questo colgo l’occasione per fare un appello e dire a tutti di stare vicini ai nostri Cavalieri".

Che risponde a chi la critica?

"Che nonostante non abbiamo fatto campagna abbonamenti e nonostante abbiamo fatto poca comunicazione abbiamo 80 abbonati e vediamo l’attaccamento della gente, degli Scudieri e degli Allupins che hanno capito la situazione, ma anche gli importanti attestati di vicinanza, sostegno e affetto che ci sono arrivati da altre realtà del comprensorio pratese come Gispi e Amatori".

Si dice che avete pendenze arretrate.

"Nei confronti dei tesserati sono sostanzialmente sistemate, rimane marginalmente qualcosa da adempiere, peraltro ampiamente garantito dai crediti federali; per il resto siamo stati corretti verso i creditori non creado una “bad company” come invece hanno fanno altri".

Quali rapporti con l’amministrazione comunale?

"Molto buoni, c’è massima collaborazione con la nuova giunta, così come c’era con la precedente".

Parliamo della Cittadella.

"La cittadella è a tutti gli effetti un patrimonio del Comune di Prato e dei pratesi, tant’è che fa parte del patrimonio dell’amministrazione. Lo sport è un servizio di pubblica utilità con valore educativo, una struttura come questa nasce per dare l’opportunità ai ragazzi di avere campi da gioco".

Cittadella a cui manca la prevista struttura polifunzionale.

"Ci sono stati oneri aggiuntivi a causa di lavori supplementari voluti per prevenzione antincendio e genio civile e che hanno fatto aumentare i costi assorbendo lo stanziamento; per l’area in questione non c’è ancora un disegno preciso, ci sono alcune ipotesi tra cui la creazione di una foresteria. Abbiamo presentato sia alla vecchia che alla nuova amministrazione una ipotesi: dovremo riparlarne in futuro con il Comune proprietario dell’area".

La Cittadella fu creata per dare sfogo a una realtà emergente come il rugby.

"Quando salimmo in Eccellenza c’era un impianto non a norma, con agibilità di appena 400 spettatori, a quel punto fu intrapreso un percorso per mantenere l’Eccellenza a Prato, creando una struttura adeguata per il rugby e che potesse a far crescere anche i numeri di praticanti così come è stato".

Filippo Mazzoni