Venerdì 19 Aprile 2024

Sorpresa per la supertifosa viola di Vernio: a cena arriva Pepito Rossi

Il Fenomeno viola a casa di Lucia Arrighetti, abbonata da molti anni in Maratona / FOTO

Lucia Arrighetti e Paolo Quattrini, i padroni di casa, insieme a Pepito Rossi

Lucia Arrighetti e Paolo Quattrini, i padroni di casa, insieme a Pepito Rossi

Prato, 20 dicembre 2014 - Quando lo ha visto varcare la soglia della sua casa di Vernio, a Lucia Arrighetti per poco non è venuto un mancamento. Aspettava un paio di conoscenti "anche un po' antipatici" del marito. Si è vista arrivare Pepito Rossi, l'ospite più desiderabile per una pasionaria viola come lei, abbonata da sempre in maratona e spesso in trasferta con i viola. Per un minuto Lucia ha balbettato incredula felicità. Ripresasi, ha accolto il campione viola e la combriccola che lo accompagnava con la passione della tifosa e lo stile della perfetta padrona di casa.

A organizzare la sorpresa per Lucia è stato il marito Paolo Quattrini, cuoco di abilità temprata in trent'anni di gestione della rosticceria Il fagiano di via Santa Trinita. Indispensabili complici, Maurizio Fagorzi, massaggiatore della Fiorentina e sua moglie Tiziana, di fede genoana e ciononostante perdonata.

Alla tavola imbandita, anche Sandra e Fabrizio Tempesti e Marco Ciani, già presidente dell'Unione dei comuni della Valbisenzio, cugino di Lucia, nato nella casa dove si è consumata la cena. Chi scrive era invitato per ostentata fede viola. Rossi si era fermato a Prato a salutare Mattia Fagorzi, capo dei fisioterapisti del centro medico Diagnosys, prima di partire per il Natale che trascorrerà a New York. Paolone Quattrini ha servito lo spiedo del girarrosto professionale che si è portato a casa. Gli altri commensali l'hanno onorato come si deve, Pepito si è limitato agli assaggi che si convengono all'atleta, negandosi alle successive tentazioni dei formaggi, degli zuccherini di vallata e perfino del salame di fichi secchi, estemporaneo dono di un vicino di casa.

Il sindaco Morganti, invitato a cena aperta ha declinato perché stava presentando un libro e, tifando viola, chissà quanto avrà da pentirsi. Pepito ha dato testimonianza di ciò che vale sul piano umano portando piatti e posate in cucina, a pietanza finita. Poi, ha ascoltato paziente il ricordo di ognuno di noi e di chi intanto giungeva in casa dei suoi tre gol alla Juve. Si è parlato più di vita che di pallone. Così poco di calcio che, quando qualcuno gli ha rivolto la fatidica domanda: Ma quando torni?, Lucia ha risposto per lui: "Torna,Torna. Dopo il primo gol ritorna. Quella volta cucino io. E fo i tortelli".

Piero Ceccatelli