Il piano d’attacco anti-ebola: nasce il gruppo operativo

Pronto un protocollo sule pratiche da seguire

I volontari della Misericordia

I volontari della Misericordia

Prato, 27 ottobre 2014 - E' già stato istituito un gruppo operativo, coordinato da Simona Carli, direttore sanitario dell’Asl 4, ed è stato scritto un protocollo a cui attenersi di fronte a un sospetto caso di ebola. L’azienda sanitaria non ha messo tempo in mezzo ed è fra le prime aziende in Toscana ad avere tutto chiaro su come procedere in possibili casi di ebola. "Abbiamo eseguito tre esercitazioni, simulando varie situazioni di arrivo di pazienti affetti di ebola in pronto soccorso: se giungono con mezzi propri o con l’ambulanza – spiega Carli – Grazie alla procedura aziendale sono stati scritti nero su bianco i vari passaggi e le azioni da seguire, non solo a livello ospedaliero, ma anche nei distretti, negli ambulatori e in altri luoghi pubblici. La procedura è completa con le indicazioni per le persone che si possono trovare coinvolte dai medici, agli infermieri, ai volontari ai tecnici dell’igiene pubblica".

E perché abbiano le nozioni pratiche su come comportarsi di fronte a un caso sospetto di ebola, "abbiamo dato il via a corsi di formazione ad hoc – aggiunge Carli – Fra i momenti più delicati c’è quello della vestizione e della svestizione degli operatori che deve essere eseguito con la massima cautela. Abbiamo distribuito alle associazioni di volontariato impegnate nell’emergenza urgenza i kit con i dispositivi di protezione. L’informazione prosegue anche in altri ambienti, come negli istituti scolastici. Ai corsi di formazione si faranno partecipare anche un paio di insegnanti per scuola perché è necessario che ci sia qualcuno che sappia cosa fare se dovesse capitare un’emergenza del genere. Nelle scuole si ha a che fare con i minori e come tali non si possono lasciare da soli anche in un caso sospetto di ebola. È stato realizzato un volantino tradotto in varie lingue fra cui inglese, francese e cinese". I corsi di formazione vedono la collaborazione di vigili del fuoco e Croce Rossa perché mettono a disposizione istruttori di Nbcr, il nucleo speciale per la gestione di emergenze particolari legate alla presenza di sostanze chimiche e nucleari.

Il gruppo operativo, coordinato dal direttore Carli, è costituito da un numero cospicuo di rappresentanti sanitari: dal pronto soccorso al 118, dai rappresentanti delle professioni sanitarie ai medici delle malattie infettive e di medicina generale. Non sono state messe a punto solo procedure e informazione, che sono una delle parti fondamentali per saper gestire eventuali casi di ebola in città, ma sono state provate strutture adeguate per accogliere un malato con l’infezione in corso.

Sara Bessi