Polizia
Aveva già messo in scena tutto il repertorio della truffa dello specchietto, quando il suo piano è stato mandato all’aria grazie all’intervento di un agente della polizia stradale del comando di Prato, libero dal servizio. È successo lunedì sera, intorno alle 19,30 lungo la Declassata. La vittima prescelta dal «mago» delle truffe dello specchietto, O.B., un italiano del 1982 e volto noto alle forze dell’ordine per la sua pratica, e messe in atto con lo scooter , è una donna di Firenze, classe 1944. La signora si trovava al volante della sua automobile e stava venendo via dall’Esselunga, quando all’improvviso ha sentito una botta alla vettura e ha visto quel centauro in sella allo scooter che stava inveendo verso di lei.
L’uomo le stava gridando insulti, accusandola di averlo quasi ucciso e intimandola di accostare. L’automobilista si è fermata all’altezza di Mc Donald’s trovando uno spazio per parlare con quell’uomo che pretendeva un risarcimento di 70 euro per le lesioni procurate ad un braccio nel contatto con la macchina. «Se non mi paghi, chiamo la polizia municipale»: così l’uomo avrebbe anche minacciato la donna che per puro caso si è imbattuta sulla sua strada. La fortuna, però, ha voluto che proprio quando il truffatore ha invitato la donna a fermarsi in uno spazio più avanti e meno visibile per farsi dare i soldi, sia sopraggiunto l’agente della polizia stradale, libero dal servizio. Il poliziotto lo ha riconosciuto immediatamente e il trentatreenne, vistosi scoperto, si è dato alla fuga.
Peccato, per lui che la polizia stradale sapeva dove andare a rintracciarlo. Così dopo la denunciara sporta dalla vittima della tentata truffa dello specchietto, la polstrada lo ha trovato a casa e portato in caserma, a Prato. L’uomo è stato denunciato dalla polstrada per danneggiamenti (ha causato dei graffi lungo la fiancata della macchina della donna nel tentativo di truffarla) e per tentata estorsione.