Prato, 18 maggio 2014 - In vista delle elezioni amministrative del 25 maggio, abbiamo chiesto ai candidati a sindaco di rispondere alle nostre domande sul tema del nuovo ospedale e sul futuro del vecchio ospedale. 

Queste le nostre domande:

1) Il nuovo ospedale è piccolo: che cosa farete per ridurre i disagi) Si può pensare a esempio a un nuovo modulo da 150 posti letto? (Cpap)

2) Le tariffe del parcheggio sono contestate perché troppo care. La gente lascia l'auto nei campi. Cosa farete per risoolvere il problema?

3) Quale futuro per il Misericordia e Dolce?

Ecco le risposte dei vari candidati

Emiliano Bonini (Indipendenti-Fare)

"Navette per Galciana. un ospizio in centro"

1. Il modello ad “intensità di cura” imposto dalla Regione per Prato è insufficiente. Occorrono diffusi presìdi sul territorio di day hospital, pre e post ospedalizzazione e più posti letto. Chiederò alla Regione che ciò sia previsto nell’area del Santo Stefano utilizzando nel frattempo le esistenti strutture del MeD.
2. Il project financing con cui la Regione ha concepito il NOP ha prodotto servizi a caro prezzo come il parcheggio. Vedo bene un parcheggio gratuito collegato con dei bus navetta. Da potenziare anche il servizio pubblico verso il NOP per evitare l’uso dell’auto in una zona di così difficile raggiungimento.
3. Penso a un “quartiere” del centro storico con funzioni pubbliche, residenziali e commerciali. Prevedere lì anche un ospizio per anziani sarebbe la proiezione di ciò che fu il MeD. Per definire la “nuova porta della Città” occorrerà partecipazione dei cittadini intorno a competenze di urbanisti di fama internazionale. Non possiamo permetterci di sbagliare ancora in quell’area.

Alessandro Rubino (Prato Viva)

"Misericordia e Dolce, parco anche per turisti"

1. Cercheremo di potenziare quelle che si definiscono le cure intermedie, quindi potenziare il territorio di strutture capaci di curare malattie croniche. Bisogna anche dislocare nelle frazioni centri di primo soccorso solo per codici di entità minore.
2. Non possiamo permettere che il parcheggio sia a pagamento. Non è una zona del centro storico. Permettere un parcheggio a pagamento equivale a lucrare sui problemi di salute del cittadino.
3. Vorremmo che quest’area fosse destinata al verde pubblico come in tutte le grandi città del mondo, un’area controllata, sicura e vivibile sia di giorno che nelle ore serali, all’interno uno spazio bimbo attrezzato, uno spazio destinato ai giovani e uno spazio ricreativo anche per i meno giovani, in altre parole un parco a misura del cittadino, a due passi dal centro storico cosicchè anche i turisti richiamati dalle nostre opere artistiche ne siano attratti. Quindi siamo favorevoli all’abbattimento della vecchia struttura costruita neli anni ’60/’70 prevedendo però una parte destinata a funzioni sanitarie (esempio cure intermedie).

Gisberto Gallucci (Partito Umanista)

"Basta speculazioni. Parcheggi e servizi pubblici"

1. Non ci fidiamo né della Regione che ha combinato questo disastro, né dello Stato che taglia sulla sanità, le loro azioni sono guidate dalla privatizzazione della sanità. Ci sarebbe da togliere la concessione ai privati, riorganizzare in accordo a chi lavora direttamente nel campo sanitario ospedaliero e sul territorio, la questione della salute, poi ricollocare ciò che manca nel Misericordia e Dolce.
2. Va tolta la concessione, a chi ha in gestione il “supermercato ospedale”, facendolo ritornare pubblico gestito con forum sulla salute che comprenda chi ci lavora, non da burocrati a servizio della speculazione. Poniamo il tema dell’assistenza sanitaria gratuita e per tutti. Il parcheggio deve assolutamente essere gratuito.
3. Deve rimanere di tutti, no alla vendita o la concessione a privati. E’ stato fatto un forum comunale di cittadini, che insieme hanno studiato le soluzioni per il bene di tutti. Ecco il link.

Roberto Cenni (Coaolizione di centrodestra)

"Sosta gratis e altri 46 posti letto entro l'anno"

1. A febbraio abbiamo ottenuto garanzie dall’assessore della Regione Marroni per l’attivazione di nuovi posti letto, per ora 46 entro fine anno. Ma non basta, è necessario creare strutture di supporto al modello per intensità di cure, se necessario anche riutilizzando in parte il vecchio ospedale.
2. Data la mancata convocazione, fissata a 30 giorni dal primo incontro, del tavolo di contrattazione, abbiamo creato un parcheggio gratuito in un terreno prossimo all’ospedale. Questo anche per partire da una posizione di forza in una prossima trattativa con il gestore per assicurare ai cittadini condizioni di servizio più consone.
3. Il disegno per l’area del vecchio ospedale, per la cui proprietà questa giunta ha evitato alle casse comunali un esborso di 43 milioni, è che continui ad ospitare sempre più attività sanitarie per garantire ai cittadini quei servizi alla cui domanda il Santo Stefano non è in grado di dare risposta. E che diventi una realtà d’eccellenza per la ricerca, con il polo oncologico.

Matteo Biffoni (Coalizione centrosinistra)

"Case della salute estudi aperti dalle 8 alle 24"

1. È necessario dare una risposta organica al problema dell’assistenza sanitaria, organizzando altri presidi dislocati nella città oltre l’ospedale, dove si devono potenziare interventi chirurgici e specialistici. Sul territorio devono essere organizzate aggregazioni funzionali territoriali di medici di medicina generale, con studi aperti 8-24, posti letto in strutture di ricovero per malattie croniche, case della salute per le cure intermedie.
2. Il parcheggio dell’ospedale deve essere un servizio accessibile a tutti. La soluzione più diretta è quella di stimolare un accordo tra Essegiemme con la società che ha in appalto i servizi degli ospedali toscani per poter ridurre le tariffe fino a portarle a zero.
3. Il trasferimento dell’ospedale non è arrivato all’improvviso: è grave che ci si ritrovi senza alcun progetto. Serve una rivisitazione di tutta la zona, fino a via Roncioni: senza costruire di più, ma riqualificando le strutture esistenti in un contesto di parco urbano con aree a uso pubblico, servizi, abitazioni per le giovani coppie, artigianato.

Mariangela Verdolini (Movimento Cinque Stelle)

"Aumentare le corse dei bus per il S. Stefano"

1. La sanità è competenza dello Stato centrale e della Regione. Lo sciagurato progetto del Santo Stefano, voluto dalla Regione Toscana guidata dal Pd, sta rivelando tutte le deficienze previste, creando problemi a popolazione e operatori. Vista la gravità della situazione faremo pressioni per ottenere risposte adeguate ai disagi della cittadinanza. I M5S hanno chiesto mesi fa l’intervento di una nostra parlamentare che ha eseguito un’ispezione.
2. Il project financing comprende la gestione dei servizi (principalmente non sanitari) tra i quali quello del parcheggio. Faremo il possibile per rendere più efficiente il trasporto pubblico, cercando di aumentare le corse in quella direzione, per risolvere il problema sul nascere e contrastare questa vergogna.
3. Vorremmo definire il futuro dell’area del Misericordia e Dolce consultando i cittadini. Il passo precedente sarà di conoscere la definizione economica del passaggio dell’area dalla Regione al Comune per verificare le reali possibilità e fattibilità: non facciamo promesse per non mantenerle.

Carlo La Vigna (Nuovo Centrodestra)

"Il parcheggio gratuito è un'idea nostra"

1. Il nuovo ospedale serve solo per la fase acuta delle malattie. I posti letto sono in rapporto giusto rispetto agli abitanti. Mancano le strutture per le cure intermedie per ricoverare i pazienti in fase pre e post acuta. Per risolvere il problema si devono attivare convenzioni con Case di cura o Rsa, private o del privato sociale.
2. Da mesi ho avanzato la proposta di utilizzare, per posti gratuiti, l’area vicino all’ospedale che, in parte, è di proprietà comunale. Il Comune si è svegliato ora facendo sua l’idea. Speriamo non sia una mossa elettorale.
3. Tenere la parte storica, per funzioni pubbliche, e abbattere le costruzioni recenti. Rifiutare di cedere alla Regione l’area per costruire appartamenti. Destinare a questo scopo altre zone della città. Utilizzare lo spazio liberato per dare un nuovo volto al centro realizzando una grande piazza e riqualificando i fronti secondari degli edifici che la circondano. Per finanziare il progetto possono essere attivati i fondi messi a disposizione dell’Europa.

Riccardo Bini (Città Forte)

"Parcheggio libero per i malati e rete di assistenza"

1. In sostanza la competenza non è comunale, sebbene si possano e si debbano fare le dovute pressioni. Non credo che dovremmo cercare di aumentare il numero dei posti. Dovremmo invece sollecitare la realizzazione di una rete di assistenza, per ricoverare o “appoggiare” le situazioni di degenti che, una volta dimessi dall’ospedale, necessitano ancora di cure e sostegno che, per le ragioni più diverse, non possono ricevere in famiglia.
2. Renderemo libero il parcheggio dell’ospedale. Il Comune si farà carico di un costo che grava su chi, nella maggioranza dei casi, già soffre di una malattia, si reca in ospedale per curarsi o deve accompagnare o visitare i propri familiari.
3. Bisogna abbattere l’ala “moderna” del Misericordia e Dolce per creare un nuovo spazio, che garantisca da subito una una nuova via di accesso al centro storico attraverso la porta dell’ospedale e che abbia più di una funzione. Sono fortemente convinto che dobbiamo cogliere l’occasione per iniziare un processo vero di riqualificazione del centro storico, a partire dalla cinta muraria.

Mario Tognocchi (Scaricare tutto tutti)

"Misericordia e Dolce, sì al campus sportivo"

1. L’unica via possibile è sviluppare rapidamente i servizi territoriali che erano previsti nel progetto globale: un ospedale con meno posti letto doveva avere un sistema territoriale più efficiente. Nel nostro programma amministrativo ci sono: sistema dell’assistenza: cabina di regia del sistema delle badanti (118 delle badanti); ospedale nuovo: centro di accoglienza infanzia a favore degli utenti e dipendenti dell’ospedale; revisione del sistema di sosta a pagamento; Emmaus e Centri Caritas nel quadro di un sistema integrato di “una Città che si prende cura”.
2. Dobbiamo fare come per il parcheggio di Pisa: si sono trovate in prossimità altre aree di sosta collegate e a minor costo.
3. Per il “Misericordia e Dolce’’ nuovo orientamento: un collegamento ideale con piazza del Cicognini, cittadella dello studente con campus anche sportivo per le 4 università già presenti in città; riqualificazione della parte storica; parcheggio interrato per autorimesse protette; centro oncologico, lungodegenti e servizi sanitari territoriali.

Il problema: perché il S. Stefano non funziona. Piccolo, poco funzionale e troppo...caro

Il nuovo ospedale Santo Stefano è entrato di diritto fra gli argomenti caldi della campagna elettorale a causa delle tante proteste dei cittadini sulle inefficienze e i disservizi che sono emersi in questi primi mesi di apertura. I posti letto si sono rivelati subito insufficienti, come purtroppo in molti avevano previsto, tanto che non sono stati rari i casi di malati lasciati sulle barelle al pronto soccorso, nei corridoi, perché non c’era posto nei reparti. Oppure c’è chi ha segnalato la «pressione» per dimettere un malato, farlo curare a casa e così liberare un letto.
Il prossimo sindaco e la prossima amministrazione dovranno cercare di migliorare i servizi lavorando con l’Asl e la Regione ma anche facendo la voce grossa se ce ne sarà bisogno. In più bisognerà spingere perché il ministero non faccia carta straccia del dossier sui problemi consegnato dal Comune. La questione del parcheggio è più semplice: così le tariffe non vanno, sono troppo care e ci sono troppe stranezze. Infine il vecchio ospedale: bisogna agire in fretta, capire se serve ancora oppure no (le strutture intermedie per le cure dove sono?) prima che il degrado porti via alla città una grande occasione di riqualificazione.