Prato, 21 settembre 2013 Abbiamo appreso che l'associazione "Nastro Azzurro" ha trasmesso una petizione sottoscritta da 70 cittadini con la quale si chiede il cambiamento di nome di Via "Gaetano Bresci" ubicata nei pressi di Piazza del Mercato Nuovo (circoscrizione Prato Centro). Il professor Gaetano (!) Battiato responsabile dell'Associazione ed i suoi sodali hanno tutto il diritto di fare questa richiesta; quel che desta meraviglia e stupore è che, come direbbe il Manzoni, lo "sventurato" rispose. In questo caso ci riferiamo al giovine assessore Giorgio Silli che pur non essendo competente in materia ha l'ardire di giudicare negativamente la titolazione di una via cittadina al nostro concittadino regicida. Noi radicali siamo notoriamente e coerentemente non violenti e tecnicamente parlando, il nostro Gaetano Bresci è da considerare sicuramente un assassino; ma un assassino la cui mano fu guidata da aspirazioni e valori ideali sicuramente democratici, libertari ed anarchici seppur negativamente vendicativi. Bresci, in sostanza, intese "giustiziare" un Re d'Italia che aveva permesso le orribili stragi del generale Bava Beccaris a Milano perpetrate su di una popolazione inerme che manifestava la sua rabbia contro un governo che li affamava. Sbagliò sicuramente il Bresci nell'utilizzo della rivoltella, ma il suo gesto non può essere giudicato oggi con il metro del 2013. Gaetano Bresci infine morì, probabilmente, assassinato in carcere dallo Stato appena un anno dopo il suo tragico gesto di Monza. Gaetano Bresci, dunque, per noi non è sicuramente un "eroe" ma è, senza alcun dubbio, un cittadino pratese divenuto celebre in Italia e nel Mondo per quel suo sciagurato gesto. La dedica di una via che la sua Città gli fece, con l'accordo di tutte le forze politiche e di tutte le "culture", non è da intendersi allora come un "omaggio" ad un assassino regicida, quanto piuttosto un monito per la nostra democrazia e la nostra libertà spesso minacciata e travolta dalla "superiore ragion di Stato". Deve essere considerato un monito allo Stato affinchè non si abbiano a ripetere gli episodi di stragi come quelle dovute alla ferocia del generale Bava Beccaris e del suo mandante il Re d'Italia. Ci opporremo con ogni mezzo, dunque, alla cancellazione di Via Gaetano Bresci. Non ci piace questo clima di revisionismo storico da quattro soldi peraltro a senso unico. Se le ragioni del cambiamento di un titolo di strada fossero le stesse che annuncia il Professor Gaetano Battiato dovremmo rimetter mano a molta della nostra toponomastica italiana e pure a quella pratese.

Quanti morti, ad esempio, causarono le violente predicazioni di Girolamo Savonarola? Perché dovremmo intitolare vie ad una Chiesa che si è macchiata fino a suo tempo di delitti inenarrabili?

Che dire poi di Che Guevara ritenuto da taluno nient'altro che un volgare assassino? Dovremmo rinominare Via Ninio Bixio poiché questi è stato storicamente ritenuto il primo responsabile del massacro avvenuto a Bronte? E che dire di vie o piazze di altre città intitolate a Umberto I, Togliatti, Lenin, Almirante, Tito?

Quindi giù le mani da Gaetano Bresci!!!!

Massimo Taiti

Vittorio Giugni

Associazione Radicale Liberamente Prato