"Fino a qui tutto bene", il caso di un film "piccolo" destinato al successo

Il regista Roan Johnson di nuovo alla ribalta con un film girato a Pisa. La presentazione al cinema Eden e all'Uci

Il cast con il regista

Il cast con il regista

Pisa, 24 marzo 2015 - Il tour promozionale di Roan Johnson ha fatto tappa anche a Prato. Dopo una visita lampo all’Uci Cinema di Campi Bisenzio, il regista pisano è stato ospite del cinema Eden sabato scorso, prima della proiezione delle 21.15 In sua compagnia, uno degli attori del cast Fino a qui tutto bene, Paolo Cioni e la sceneggiatrice Ottavia Madeddu.

Introdotti dalla giornalista Elisangelica Ceccarelli, i tre cineasti hanno parlato a lungo della loro nuova esperienza cinematografica, sugli schermi dalla scorsa settimana. Il numeroso pubblico presente ha riso ed ha applaudito alla conversazione che ha certamente incuriosito la visione del film. Un nome che sembra arrivare dal Texas, ma un cuore ed un’anima rigorosamente made in Pisa. Così ama definirsi Roan Johnson, di padre inglese e di madre materana, nato a Londra, cresciuto all’ombra delle torre pendente ma da anni residente a Roma. E il suo secondo film a tre anni di distanza da I primi della lista con Claudio Santamaria, conferma le ottime doti di regista e di sceneggiatore di commedie. Anche per questa volta, per la sua seconda volta, Johnson racconta di un gruppo di giovani inquieti.

Se nel primo film il contesto storico e sociale era quello turbolento degli anni settanta, in «Fino a qui tutto bene» si parla del precariato di oggi. Due ragazze e tre ragazzi; tutti insieme appassionatamente e forzatamente, in un piccolo appartamento nel centro storico. Intrecci amori, incidenti di percorso (una gravidanza inattesa),ricerca snervante di un lavoro all’altezza degli studi universitari con l’aggiunta dei problemi di sempre; come arrivare alla fine del mese. Ma il bello del film è proprio il grande affetto che unisce questi cinque ragazzi, un po’ volgarotti ma sinceri. Il film si snoda attraverso una estate che segna la fine della loro convivenza. Al termine degli studi, ognuno per la propria strada. Per alcuni di loro, il futuro è ancora incerto e traballante. Per altri no. C’è chi si appresta a partire tra i vulcani islandesi, dopo la firma di un contratto con uno stipendio da tremila euro al mese.

Roan Johnson firma un piccolo film che si avvale di cinque bravi attori, in rappresentanza della nuova generazione del cinema italiano; dal siciliano Saverio Vassallo al pisano Paolo Cioni (entrambi diplomati all’Accademia di arte drammatica) da Guglielmo Favilla, Silvia D’Amico, Melissa Bartolini a Isabella Ragonese in un piccolo e divertente ruolo.