Pieraccioni, il nuovo film nato da una serata in carcere

"Il professor Cenerentolo" è ambientato in un carcere. Un'idea dopo una bellissima serata nella casa circondariale della Dogaia di Prato, quando un detenuto fece una domanda...

Leonardo Pieraccioni

Leonardo Pieraccioni

Prato, 17 novembre 2015 - A cinquant’anni (compiuti lo sorso febbraio) Leonardo Pieraccioni cambia pelle. Per il suo dodicesimo film da regista, si dice che lo showman fiorentino abbia voluto "cambiare direzione" diventando addirittura cattivo lasciando il ruolo del buono addirittura all’amico Massimo Ceccherini.

Il professor Cenerentolo arriverà sugli schermi lunedì 7 dicembre. E già la data di uscita risulta alquanto insolita. Mai si era vista una uscita importante di lunedì. Se poi la vicenda si svolge addirittura in un carcere…tutto risulta ancora più insolito. Eh sì, il carcere è il palcoscenico della nuova storia scritta insieme a Giovanni Veronesi, sceneggiatore storico di Pieraccioni di tutti i suoi film tranne il penultimo "Un fantastico viavai".

Ma come è nata questa storia che racconta di un Pieraccioni dietro le sbarre ? Tutto nasce dopo una serata passata a raccontare di cinema nel carcere della Dogaia di Prato. Un anno e mezzo fa l’attore/regista accettò l’invito della casa circondariale pratese per incontrare alcuni detenuti iscritti al cineforum interno. Per quell’occasione le porte del carcere si aprirono anche al pubblico esterno. Risultato ? Una serata indimenticabile, affollatissima da almeno trecento persone, partita con una cena a buffet per raccogliere fondi destinati alle attività ricreative del carcere, finita con le gag, i racconti e ricordi di uno scatenatissimo Pieraccioni. Non mancarono le domande da parte dei detenuti appassionati di cinema. Qualcuno chiese... "Gireresti un film in un carcere?". Pieraccioni rispose: "No perché non è nelle mie corde".

Evidentemente tornando a casa il protagonista del «Ciclone» e di tanti altri successi deve aver pensato che…nel cinema niente è impossibile. Pochi mesi dopo l’annuncio ufficiale: "Il mio prossimo film sarà ambientato in un carcere". E sarà la storia di Umberto che per evitare il fallimento della sua disastrata ditta di costruzioni tenta un maldestro colpo in banca insieme ad un dipendente. Qualcosa va storto e quindi Pieraccioni/Umberto si ritroverà condannato a quattro anni di carcere nella splendida isola di Ventotene.

Naturalmente non poteva mancare, la storia d’amore, il colpo di fulmine con una donna misteriosa e affascinante interpretata da Laura Chiatti. Nel cast anche l’immancabile Massimo Ceccherini, Flavio Insinna nel ruolo del direttore del carcere, il caratterista Davide Marotta più conosciuto come Ciripiripì Kodak. In ogni caso le risate sono assicurate anche se il regista ama ricordare che questo film potrebbe essere quello della svolta, di un cinema che abbandona alcuni clichè di successo già abbondantemente collaudati, per abbracciare tematiche più profonde, seppur con il sorriso sulle labbra. Lo scopriremo dal 7 dicembre in centinaia di sale.