"Abusi sul bimbo di 7 anni", condannato

Parrucchiere condannato a 3 anni in appello

Il palazzo di giustizia di Firenze (Ansa)

Il palazzo di giustizia di Firenze (Ansa)

Prato, 18 ottobre 2014 - Ha abusato sessualmente almeno una volta di un bambino che all’epoca dei fatti, il 2006, aveva 7 anni e giovedì un parrucchiere a domicilio è stato condannato a 3 anni. La sentenza è stata emessa dalla II sezione penale della Corte d’Appello di Firenze e insieme alla pena per l’uomo, la Corte d’Appello ha trasmesso alla Procura un fascicolo riguardante la nonna acquisita del bambino accusata di falsa testimonianza.

I fatti: si deve tornare al 2006 quando la mamma del bambino, lasciato il marito, va a vivere a Sesto Fiorentino con un nuovo compagno e la madre di lui. Del nucleo familiare fa parte anche il bambino, figlio di primo letto. La casa di Sesto Fiorentino è frequentata di tanto in tanto da un parrucchiere, anche quando c’è il minore. Un giorno il padre naturale del bambino vede che il figlio mima un atto sessuale verso la sorella e chiede spiegazioni al bimbo domandando chi gli ha insegnato certe cose. Quest’ultimo racconta al babbo di averlo imparato dal parrucchiere quella volta che si sono chiusi in bagno insieme. Stando alla ricostruzione del bimbo, un giorno in cui il parrucchiere era in casa ed erano rimasti soli, lo aveva portato con sè in bagno. Una volta chiusi dentro, l’uomo gli ha buttato giù i pantaloncini e a sua volta si è denudato la parte inferiore per iniziare un atto sessuale.

Assistiti dagli avvocati Massimo Taiti e Stefano Belli, i genitori del bambino hanno intentato causa nei confronti del parrucchiere. La sentenza in primo grado nel 2010 prevedeva una pena di 5 anni. Solo in Appello è stata ascoltata anche la nonna acquisita, la madre del compagno, che nel frattempo era stato lasciato dalla mamma del bambino. La donna ha accusato la mamma del piccolo di essersi inventata tutto ‘scagionando’ di fatto il parrucchiere. La Corte d’Appello ora si è pronunciata riducendo la pena al parrucchiere da 5 a 3 anni perchè ha riconosciuto il fatto di minore gravità e il risarcimento in sede civile, e ha trasmesso gli atti in Procura relativi all’accusa di falsa testimonianza a carico della nonna.

Sa.Be.