Rio 2016, l'Italia della Pagnini in finale. Prato meglio della Turchia nel medagliere

Quarta posizione dopo le qualificazioni, caccia alla medaglia

L'esercizio dell'Italia ai nastri (Ansa)

L'esercizio dell'Italia ai nastri (Ansa)

Prato, 20 agosto 2016 - Dopo gli argenti di Marco Innocenti nel double trap, di Rachele Bruni nel nuoto di fondo e di Chiara Tabani nella pallanuoto, dopo il bronzo di Stefano Tempesti nella pallanuoto maschile, Prato sogna l'en plein di medaglie. Per coronare quella che sarebbe un'impresa storica - ma già adesso si può dire che la provincia non è mai stata così in alto, tanto che se fosse uno stato a sé sarebbe sopra alla Turchia nel medagliere - serve portare a casa l'ultima missione, quella più difficile: centrare il podio nella ginnastica ritmica.

La Nazionale azzurra, guidata dalla pratese Marta Pagnini (con lei in pedana Camilla Patriarca, Alessia Maurelli, Sofia Lodi e Martina Centofanti), ha centrato la finale posizionandosi quarta su quattordici dopo le due prove ai nastri e a cerchi e clavette. Spinte dal tifo tricolore, in prima fila il babbo Andrea Pagnini e la mamma Grazia Ciarlitto, presidente dell'Etruria e consigliere federale, ma anche il presidente della Federginnastica Riccardo Agabio, pratese d'adozione, le Farfalle allenate da Emanuela Maccarani hanno messo in mostra una buona performance ai nastri, ottima a cerchi e clavette. purtroppo a Rio non ci sono medaglie per le finali di specialità, come invece accade in World Cup, ma si valuta solo il concorso generale, sommatoria dei due esercizi. Peccato, perché a cerchi e clavette l'Italia è terza con un bel 17.833, quinta invece ai nastri con 17.516; un totale di 35.349 che vale il quarto posto, ampiamente sopra l'ottavo e ultimo utile per qualificarsi alla finale di domenica (il via alle 16).

La classifica parziale vede al comando la sorpresa Spagna con 35.749, grazie a un punteggio da pazzi nel secondo esercizio (ma era seconda anche ai nastri), poi una delle favorite, la Russia, a 35.516 e terza la Bielorussia con 35.433. Le altre qualificate dopo l'Italia: Giappone (35.149), Israele (34.883), Bulgaria (34.182) e Ucraina (33.816).