Prato ancora sul podio, festa per l'argento della Tabani

La pallanotista pratese regala alla provincia la settima medaglia olimpica della storia. Ma nella città sua e di Tempesti la pallanuoto precipita

Chiara Tabani durante la finale con gli Usa (foto Afp)

Chiara Tabani durante la finale con gli Usa (foto Afp)

Prato, 19 agosto 2016 - Sfuma il sogno d'oro, ma questo argento vale comunque tanto. Perché dimostra che l'Italia della pallanuoto è competitiva ai massimi livelli mondiali. E perché - se la guardiamo dal punto di vista prettamente pratese - porta in provincia la settima medaglia olimpica della storia. Un bottino incredibile: in una sola edizione ne sono arrivate tre, quasi quante ne avevamo raccolte in tutte le edizioni precedenti. E manca ancora la discesa in pedana di Marta Pagnini, che gareggia in questo fine settimana con la Nazionale di ginnastica ritmica della quale è capitano. Senza contare che Tempesti e il Settebello sono in lizza per il bronzo.

Il Setterosa infatti vede tra le sue stelle di oggi (e sicuramente di domani) la giovane eppure straordinaria Chiara Tabani, che sabato 27 agosto festeggerà 22 anni. Lo farà con un argento olimpico al collo, lo stesso che il suo collega Tempesti conquistò a Londra nel 2012. Con la differenza che Tempesti è alla sua ultima olimpiade, dopo cinque partecipazioni, mentre Chiara ha davanti a sé un grande futuro. A cominciare dall'avventura all'estero, con i fortissimi spagnoli del Sabadell, due passi da Barcellona, dove militerà da settembre. Peccato solo che questo momento magico della pallanuoto, con un pratese-icona del movimento come Tempesti e una olimpionica come la Tabani, coincida con il declino di questo sport nella città laniera, spesso pronta a celebrare i successi sportivi dei suoi figli ma raramente capace di presentare progetti di lungo respiro sul piano societario e impiantistico. 

Il medagliere pratese, intanto, diventa migliore di tanti stati... con un oro e un argento al collo e la prospettiva di poter portare ancora qualcosa a casa. A Rio 2016 l'argento di Marco Innocenti nel double trap e gli argenti della Tabani e della comeanese Rachele Bruni nella 10 km di fondo di nuoto hanno portato la provincia di Prato alle stelle. Una città che in passato aveva celebrato l'oro di Jury Chechi ad Atlanta 96 e il suo bronzo, sempre agli anelli, ad Atene 2004, poi a Londra 2012 la feste per l'argento di Tempesti nella pallanuoto e per il bronzo della Pagnini nella ginnastica ritmica. Proprio questi ultimi due chiudono l'olimpiade "pratese". Caccia aperta al podio e in bocca al lupo.