Masini canta Nuti a Sanremo "Sarà per te" 27 anni dopo

Cecco: "Che emozione, lo ringrazio tanto. Fazio invece..."

Francesco Nuti con la figlia Ginevra

Francesco Nuti con la figlia Ginevra

Prato, 29 gennaio 2015 - Un omaggio all’amico Francesco Nuti che tornerà protagonista sul palco dell’Ariston. È emozionato l’attore regista pratese che non vede l’ora di ascoltare dopo 27 anni dall’esordio, «Sarà per te» la canzone che un giovanissimo Nuti portà sul palco dell’Ariston nel lontano 1988: sarà Marco Masini a cantarla giovedì 12 febbraio, nella serata dedicata alle cover. Una decisione che ha molto emozionato Cecco: «Sono contento per mio cugino Riccardo Mariotti, autore della canzone, e ringrazio Marco che vuole ricordarmi. Conti non l’ho ancora sentito, ma sarà nel pieno della tormenta sanremese...». Francesco lo ha raccontato in una lunga intervista, rilasciata al quotidiano L’Avvenire. «A Sanremo, nel 1988, mi tremavano le gambe - ha aggiunto - mi venne un crampo al polpaccio e dovetti iniziare a cantare seduto, mi salvò il mestiere...». Allora era all’apice del successo, ma come aggiunge lo stesso attore «quando si gioca una finale all’Ariston anche il campione ha il batticuore».

Nuti calcò nuovamente il palco della kermesse canora più famosa di Italia nel 2013 con il brano scritto insieme al fratello Giovanni: in quell’occasione però la canzone venne scartata dalla gara e Nuti due anni dopo, non risparmia qualche frecciatina a Fazio, conduttore dell’epoca: «La canzone si intitola ‘Olga tu mi fai morir’ ed è la colonna sonora del film che si farà ‘Olga e i fratellastri Billi’ - ha detto -. Io e Giovanni abbiamo lavorato sempre così, la musica era già pronta prima che il film fosse montato e io filmavo sul set con quella musica a commento. Fazio invece non ha avuto neppure la cortesia di rispondere ad una lettera che gli avevo mandato, forse non l’ha neppure letta, ma come dice il grande Totò ‘Signori si nasce’».

«I settemila del Mandela e i quattro amici Moschettieri mi hanno molto emozionato, ma è mia figlia Ginevra, che ha cantato per me sul palco, che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi», ha raccontato ancora Nuti nell’intervista, riferendosi alla serata omaggio del maggio scorso, con Masini, Carlo Conti, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni.

Dalla sua autobiografia ‘Sono un bravo ragazzo’ è stato tratto lo spettacolo teatrale ‘Francesco Nuti: andata, caduta e ritorno’ che, dopo il debutto in grande stile a dicembre, a Prato tornerà il 17 maggio proprio nel giorno del suo 60esimo compleanno.