Notti d’estate, ancora tensioni. Adesso parliamone insieme

Lunedì assemblea de La Nazione con assessori e commercianti

Assemblea della Nazione

Assemblea della Nazione

Prato, 30 giugno 2015 - Un'assemblea pubblica per affrontare la questione «movida» e fare dialogare residenti, gestori dei locali e amministrazione comunale. Ad un anno di distanza «La Nazione» torna in piazza per cercare di facilitare un compromesso fra le esigenze di chi promuove la vita notturna in centro storico e le necessità di chi vive nel cuore della città.

L’appuntamento è per lunedì prossimo, 6 luglio, alle 21.30 in piazza Mercatale negli spazi del Tondo. Alla serata parteciperanno l’assessore al centro storico Valerio Barberis, quello allo sviluppo economico Daniela Toccafondi, il presidente pro-tempore di Rete Imprese Mauro Lassi e Daniele Spada dell’associazione di categoria Ali.

A moderare l’incontro il caposervizio della redazione di Prato, Piero Ceccatelli. Nel corso del dibattito ci sarà spazio anche per gli interventi del pubblico. Il punto da cui ripartire potrebbe essere proprio quel patto sulla «movida» tanto caldeggiato la scorsa estate dai partecipanti all’assemblea de «La Nazione» ma che poi non ha trovato concretizzazione. Un accordo che diventa quantomai necessario anche alla luce di tutta la discussione che si è aperta in città a seguito della multa comminata ai Frari di via Garibaldi per aver sforato il limite consentito di decibel in piena notte. Episodio tra l’altro che non è rimasto isolato, visto che i vigili urbani pochi giorni dopo hanno imposto lo stop alla musica alle 20.45 a La Cova, in via Santa Trinita, perché mancava il permesso per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei due artisti che suonavano. In questo caso però non c’è stata alcuna multa.

Da un lato la giunta Biffoni ha invitato per i primi di luglio le categorie economiche ad un tavolo in palazzo comunale per cercare di trovare una soluzione condivisa fra le parti per risolvere la questione «movida». Dall'altro gli esercenti chiedono «provvedimenti concreti» e soprattutto «di non essere considerati responsabili per i rumori causati dai clienti che si fermano a bere davanti ai locali dopo l’orario di chiusura». Il dibattito fra addetti ai lavori e pubblico sarà inoltre arricchito dalla proposta dell’associazione di categoria Ali «di potenziare il servizio di controllo all’esterno dei locali, completamente a carico dei gestori, assumendo degli steward che tengano sotto controllo il rumore causato dai clienti».