Multe ai varchi, il Comune pensa a una sanatoria

"Potrebbe pagare una multa sola, o due, chi ha violato ripetutamente l'accesso". Il caso limite del disabile: 50 passaggi irregolari in venti giorni. E la Municipale gli ha telefonato a casa

Una vigilessa al varco elettronico (foto Attalmi)

Una vigilessa al varco elettronico (foto Attalmi)

Prato, 30 luglio 2015  - "Ho già chiesto al comandante Pasquinelli di attivarsi con la prefettura per chiedere una sorta di sanatoria per le multe elevate dai varchi elettronici. L’idea è quella di fare pagare un solo verbale o al massimo due, a chi ha preso più multe in pochi giorni. Vogliamo cercare di non penalizzare tutti coloro che sono passati dalla zona pedonale senza sapere che non erano in regola".

Sono giornate frenetiche in Comune sul fronte delle multe comminate dai varchi elettronici. Le polemiche e i casi limite che vengono alla ribalta sono sempre più numerosi e così l’assessore Alessi ha deciso di proporre al prefetto una sanatoria sui verbali elevati dal 3 luglio dalle telecamere in centro storico. L’ultima parola spetta alla prefettura ma il Comune è deciso ad avanzare una richiesta ufficiale.

"Stiamo notificando le multe a tempi record, in meno di 20 giorni – spiega Alessi – La nostra preoccupazione è che tanti passino dai varchi elettronici senza avere la consapevolezza di infrangere il codice della strada. Dove c’è stato un errore materiale nell’inserimento delle targhe non ci sono problemi e le multe non dovranno essere pagate. Il nodo invece resta per chi non ci ha segnalato per tempo la targa".

E’ il caso di Maurizio Sulpizi, l’anziano in possesso del contrassegno di invalidità che ha ricevuto otto multe per passaggi dai varchi e ieri sua moglie ha saputo dalla municipale che il suo caso non rientra fra quelli "perdonabili" a causa di errori dell’amministrazione nel trascrivere la targa: Sulpizi non avrebbe comunicato per tempo il numero e ora sarà costretto a pagare gli otto verbali.

COME DETTO i casi limite sono molteplici. C’è addirittura un disabile con permesso per i portatori di handicap che è passato 50 volte in 20 giorni dal varco di via Tintori. Una situazione che ha preoccupato la polizia municipale: gli agenti hanno telefonato a a casa dell’invalido per avvertirlo delle ripetute infrazioni. "Per fortuna – prosegue Alessi – c’era stato un nostro errore nell’inserimento della targa e quindi questa persona non dovrà pagare le multe. Altrimenti sarebbe stato un bel problema".

La macchina comunale e quella della municipale sono in moto per contattare tutti gli invalidi che stanno passando dai varchi elettronici nonostante abbiano il permesso scaduto. In più è in corso di elaborazione da parte del Ced del Comune una App che avvertirà in tempo reale su alcuni servizi: fra questi i permessi in scadenza.

"Siamo consapevoli dei limiti dei mezzi meccanici – continua Alessi – ma anche se è impopolare c’è bisogno di regole certe. Abbiamo inviato a casa di tutti i possessori di permesso per gli invalidi una lettera nella quale chiedevamo di segnalarci le targhe delle auto su cui viaggiavano, così da inserirle nel sistema. Purtroppo c’è chi non ci ha risposto. Ma noi, come facciamo noi a sapere quale macchina guidano se non ce ne danno comunicazione?".

OLTRE ALLA APP, Comune e municipale stanno pensando anche a un modo per rendere ancora più visibile il varco elettronico di via Tintori. "Potremmo installare una sorta di semaforo centrale – conclude Alessi – con i colori verde e rosso. In questo modo gli automobilisti dovrebbero pensarci due volte prima di bucare la zona pedonale e i passaggi irregolari dovrebbero diminuire".

Stefano De Biase