Movida, le idee dei gestori: "Musica fino alle due nel weekend e meno tasse ai residenti nei mesi estivi"

Le proposte degli organizzatori di eventi per la movida e le serate estive

Il pubblico alla serata sulla movida organizzata da La Nazione

Il pubblico alla serata sulla movida organizzata da La Nazione

Prato, 22 luglio 2014 -  La pioggia ha fatto rinvia re l ’incontro sulla movida organizzato da La Nazione, ma non ha scoraggiato gli organizzatori di eventi e i gestori dei locali. Tutti hanno ben chiara in testa una precisa idea su come andrebbe migliorata la vita notturna in città, ed in particolare in centro storico. Fra i più propositivi, Claudio Belgiorno, organizzatore della Palla Grossa .

«Sarebbe  bello poter arrivare ad un nuovo regolamento comunale che consentisse ai locali di diffondere musica fino alle una di notte dal lunedì al giovedì e fino alle due di notte nel weekend , un regolamento r iferito in particolar modo al periodo estivo — lancia l’idea   Belgiorno — Un’ora in più per i residenti è una tragedia, ma per i giovani e per i locali è fondamentale. Altrimenti i ragazzi se ne andranno sempre e comunque nelle città vicine che hanno questi orari. Non è tanto un discorso di aiuto ai commercianti. E’ per aiutare la città a essere vissuta da gente perbene, per migliorare il centro storico » . Belgiorno però si dice favorevole a pene molto severe per chi dovesse sgarrare: « I patti di buon senso secondo me funzionano poco anche in famiglia o nei condomini, figuriamoci in un centro storico — aggiunge — serve una legge vera e propria e chi sbaglierà prenderà multe e andrà incontro a pene salate. Una volta che le regole s aranno chiare, altrettanto chiare ed inesorabili dovranno essere le sanzioni. In un quadro del genere si potrebbe anche pensare a riproporre a Prato una manifestazione che segua la scia di “Ingorgo Sonoro”, evento che riempie per una sera Borgo San Lorenzo, sparando vari generi di musica diversa nelle piazze del paese. Un altro punto fondamentale, però, dovrebbero essere gli stewar d pagati dai locali per garantire l’ ordine » .

Proprio sulla sicurezza e sugli stewar d insiste in particolar modo Alessandro Rubino: « Bisognerebbe istituire un servizio di sicurezza, io inserirei anche del personale pagato dagli stessi locali per evitare i problemi legati all’inciviltà della gente e per aiutare a mantenere l’ordine e la pulizia senza disturbare i residenti — è il suo progetto — E’ giusto far vivere la città, perché se ci sono in giro più persone perbene i delinquenti cambiano zona, ma è anche giusto cercare di farlo nel miglior modo possibile. E’ normale che i cittadini abbiano il diritto di riposarsi, ma anche che i locali possano lavorare: deve prevalere il buon senso. Ben vengano i patti di buon vicinato da sottoscrivere » . Poi l’idea innovativa: « Forse si potrebbe pensare, in determinati periodi e mesi dell’anno che sono più pesanti da sopportare per i residenti , di agevolarli diminu endo magari i l costo della tassa sui rifiuti in cambio di un margine di tolleranza più elevato » .

Leonardo Montaleni