"Mollo tutto e vado alle Canarie". L’annuncio del dirigente del Maliseti

La decisione di Marcello Gori: «Un pezzo del mio cuore resterà qui»

Marcello Gori, 75 anni, ha festeggiato con gli amici del Maliseti Tobbianese la partenza. Gori si trasferisce insieme alla moglie Maria a Fuerteventura

Marcello Gori, 75 anni, ha festeggiato con gli amici del Maliseti Tobbianese la partenza. Gori si trasferisce insieme alla moglie Maria a Fuerteventura

Prato, 29 giugno 2016 - Da Prato a Fuerteventura, per godersi la pensione e dare una svolta agli ultimi anni della sua «seconda giovinezza». Marcello Gori, 75enne pratese, da tempo nella grande famiglia del Maliseti Tobbianese, società sportiva chesi occupa di calcio dilettanti e che ha un florido settore giovanile, saluta gli amici di Maliseti e si trasferisce con la moglie Maria a Fuerteventura. Una scelta di vita e un cambio radicale per Gori, che con vari ruoli (dirigente, direttore sportivo, negli ultimi anni magazziniere, fabbro, autista e giardiniere) ha attraversato praticamente tutta la storia amaranto, dagli albori fino ai giorni nostri. Al tempo stesso anche una scelta molto sofferta, visto che a Prato il pensionato lascia tanti amici e tanti affetti: «Non è stata una decisione facile – spiega proprio Gori – a Maliseti lascio tanti amici. E’ stata una scelta di vita, presa insieme a mia moglie Maria.

Conosciamo bene le Canarie, dove abbiamo spesso trascorso le vacanze. A Fuerteventura raggiungeremo mia cognata, che sull’isola gestisce un ristorante e una pizzeria. Da tempo la aiutiamo a fare la stagione estiva, ora ci trasferiremo definitivamente». Un piano ben organizzato, che consentirà a Gori di beneficiare non solo del clima mite che perennemente interessa le isole spagnole, ma anche e soprattutto di poter vivere più serenamente con la sua pensione e quella della moglie, visto che il prezzo della vita è più basso rispetto al nostro paese.

«A Maliseti resterà un pezzo di cuore, mi mancheranno soprattutto i ragazzi che ogni giorno vengono al campo. In società in questi anni ho fatto di tutto, quando ho cominciato c’erano ancora gli spogliatoi in lamiera – ricorda Gori con un pizzico di commozione – Ho l’orgoglio di aver contribuito a far crescere questo ambiente con il mio lavoro. Sono stato dirigente, ho fatto anche il direttore sportivo, poi il custode, l’addetto al campo e ho anche guidato il pulmino». Per salutarlo in maniera adeguata i dirigenti del Maliseti Tobbianese, insieme con giocatori, genitori e addetti ai lavori, hanno organizzato una grande cena in suo onore, regalandogli anche una maglietta coniata apposta per lui, che per tutti è stato e sarà «Pistolino». «Grazie a tutti – ha concluso emozionato Gori –. Ho il cuore che sanguina, vi seguirò su internet e su Facebook. Forza Maliseti Tobbianese».