"Misantropia", la raccolta fondi per il "gioco di sopravvivenza sociale" vicina al traguardo

Francesco Stefanacci cerca fondi per realizzare il gioco di società. Ecco come funziona. Ha già raccolto l'83% della somma necessaria, mancano pochi giorni per poter contribuire

Francesco Stefanacci

Francesco Stefanacci

Prato, 19 giugno 2015 - Manca poco, un ultimo passo per fare centro. La raccolta fondi per la realizzazione di "Misantropia", il "gioco di sopravvivenza sociale" ideato dal pratese Francesco Stefanacci, ha raggiunto l'83% della somma necessaria. Il crowwdfunding chiuderà venerdì 26 giugno (clicca qui per la pagina della raccolta fondi). Servono 11.500 euro in totale, ne sono stati raccolti 9.500.

Ma cos'è Misantropia? Un vero e proprio gioco di società nel quale ogni giocatore incarna un lavoratore medio "piuttosto sfortunato", sottolinea l'ideatore Francesco Stefanacci. E così il "travet" di turno incappa in  ogni sorta di disavventura quotidiana, come un infortunio, una lavata di capo da parte del proprio superiore, la fila in auto che fa ritardare... E via via che si perdono i punti-pazienza in dotazione ci si avvicina allo zero, quando si accumula un segnalino-Misantropia. "In pratica cresce l'odio verso il prossimo", dice Stefanacci, "finché non si cominciano a sviluppare fobie di tutti i tipi, comprese quelle più assurde. Fobie che il giocatore deve anche in un certo modo rapresentare. Ad esempio, la fobia del legno costringerebbe il giocatore seduto su una sedia di legno ad alzarsi, la fobia del sorridere impedisce al giocatore di farlo... E ovviamente gli altri giocatori devono fare di tutto per mettere in difficoltà l'avversario. Naturale che le risate siano assicurate.

Il gioco, illustrato da Daw (Davide Berardi, autore della Panini), potrebbe davvero spopolare; ha un che di demenziale e parodistico che potrebbe davvero piacere tra i più giovani.