Giovedì 16 Maggio 2024

Stop alle ronde dei militari. «Renzi ci dia più uomini»

Roti e Milone chiedono garanzie dal governo

Una pattuglia di militari in centro storico

Una pattuglia di militari in centro storico

Prato, 3 gennaio 2015 - Per una volta maggioranza e opposizione sono d’accordo: dopo la decisione del governo di non rinnovare l’utilizzo dei militari per pattugliare le strade, a Prato come nel resto d’Italia, è urgente rafforzare in pianta stabile gli organici delle forze dell’ordine, soprattutto della questura. A chiederlo sono Luca Roti (Pd), presidente della terza commissione del Comune, e l’ex assessore alla sicurezza Aldo Milone, ora capogruppo in consiglio della sua lista Prato libera e sicura.

«Ringraziamo i militari per il loro lavoro di questi anni – comincia Roti, la cui commissione ha la delega alla sicurezza - La loro presenza in città è stata per noi una misura ereditata e anche con un impiego rimodulato per orari e luoghi, a causa delle loro limitate regole d’ingaggio, si è visto che non rappresentano certo una soluzione strutturale per i problemi di sicurezza». Per questo il consigliere del Pd chiede al governo «un concreto aumento delle forze dell’ordine in pianta stabile, con un potenziamento della questura adeguato alla città di Prato. Inoltre ci aspettiamo, dopo l’arrivo già di un primo magistrato, ulteriori interventi di potenziamento anche sulla procura e sul tribunale come annunciato dal vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, venuto di persona a Prato per incontrare il sindaco e i vertici del tribunale».

Anche Milone chiede al sindaco di insistere col governo per avere più uomini da destinare al controllo del territorio, ma naturalmente usa toni molto più polemici: «L’operazione “strade sicure” con l’impiego dei militari si è conclusa il 31 dicembre scorso. Saranno sicuramente contenti il sindaco Biffoni e quanti criticavano il loro impiego in città. Adesso mi aspetto che il nostro primo cittadino chieda al suo amico Renzi di rinforzare gli organici delle nostre forze di polizia anche in sostituzione dei militari, che almeno una forma di deterrenza con la loro presenza la potevano assicurare».

Secondo l’ex assessore alla sicurezza «non ci sono più alibi per il nostro sindaco», chiamato a dimostrare quanto «sia valido questo suo legame con Renzi». Per Milone è necessario «chiedere con forza più personale», perché non si può «risolvere il problema con la presenza dei volontari dell’associazione dei carabinieri in congedo. Biffoni si sta rendendo conto di cosa sta succedendo in città o vive in un mondo tutto suo?».