‘Merkel a Prato in segreto’. La bufala corre sul web

Finte foto e storia inventata (bene). E c’è chi ci crede

MERKELPRATO_WEB

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Prato, 27 gennaio 2015 - Lo aveva già fatto a Ischia: senza che nessuno lo sapesse era andata a trovare un amico pianista. Perché non fare una capatina a Prato, allora, in incognito e a margine della visita ufficiale a Firenze. L’occasione giusta per incontrare la figlia di un vecchio amico del padre, un intellettuale comunista di origini pratesi, vissuto per molti anni a Roma e scomparso nel ’91.

E andare a spasso per le strade del centro, senza l’assillo delle telecamere, del servizio d’ordine, dei rigidi cerimoniali. Magari con un berretto in testa e l’aria di una qualsiasi donna di mezza età. Poteva essere una buona idea, in effetti. Ad averla non è stata Angela Merkel, ma il Collettivo del Bacchino Briao. Un paio di foto finte e una storia piena di dettagli, inventati con una certa sagacia, abbastanza credibili; qualche post su Facebook e un lancio sul sito di notizie Prato 24: ecco gli ingredienti della bufala, che per qualche ora ha raccolto consensi e stupore, qualche dubbio e soprattutto sorrisi. E coi tempi che corrono, non è poco.

La storia  è divertente e inizia così: «Il legame tra Angela Merkel e Prato, che ha indotto la Cancelliera a visitare la città in incognito venerdì scorso, risale agli anni ’50, epoca del primo incontro tra suo padre Horst Kasner e il pratese Arrigo Calamai». Nel racconto, ricco di dettagli biografici su entrambi, si erano conosciuti a un convegno a Lipsia nel ’57, e si erano scritti e frequentati a lungo. Ad avvalorare lo scoop la testimonianza della presunta figlia di Arrigo, Agnese Calamai: «Io e mia sorella siamo nate a Roma, ma conosciamo Prato attraverso i ricordi di nostro padre, grazie ai quali era diventata per noi una sorta di luogo fantastico».

E poi la deduzione del finto cronista: «E’ probabile che simili racconti siano stati fatti anche a casa Kasner (che in effetti è il cognome di nascita della Merkel, ndr), e che abbiamo colpito la fantasia infantile di Angela, inducendola a visitare Prato quando ne ha avuta l’occasione». Il tutto con il carico delle immagini: prima la finta foto della famiglia Kasner nel 1962, con al centro la piccola Angela (in realtà uno scatto pescato sul sito avellinesi.it) e poi quella truccata della Merkel in piazza delle Carceri. Così parecchi ci sono cascati (è Facebook, bellezza) e gli altri si sono fatti una bella risata.