Maxi sequestro di bigiotteria pericolosa, 25 denunce

I monili contevano elevatissime percentuali di nichel, cadmio e piombo. Valevano circa 10 milioni

La bigiotteria sequestrata (foto Attalmi)

La bigiotteria sequestrata (foto Attalmi)

Prato, 22 maggio 2105 -  Oltre 1.400.000 articoli di bigiotteria ritenuti pericolosi per la salute e 25 persone denunciate: è questo il bilancio di un'operazione del nucleo di polizia tributaria di Prato, coordinata dal procuratore Giuseppe Nicolosi e il pm Antonio Sangermano, sviluppata da controlli in esercizi commerciali cinesi nel centro espositivo Euroingro, nella zona del Macrolotto pratese, in merito all'osservanza del regolamento comunitario 'Reach' che, si spiega, mette al bando i metalli pesanti, estremamente tossici per la salute, nella fabbricazione di monili.

Nel corso degli accertamenti nei negozi, effettuati a febbraio, le fiamme gialle hanno acquisito alcuni monili di bigiotteria, tra bracciali, collane e orecchini, poi sottoposti ad analisi analisi chimica al Buzzi e risultati contenere, spiega la finanza in una nota, «elevatissime percentuali di nichel, cadmio e piombo».

Le indagini hanno poi consentito di individuare i 17 fornitori-importatori dei prodotti «illegali», riconducibili ad altrettante aziende cinesi con sedi a Roma, Milano, Rovigo, Padova, Monza e Viterbo. Sono così scattate perquisizioni che hanno portato al sequestro degli oltre 1.400.000 articoli di bigiotteria, il cui valore commerciale stimato ammonta a circa 10 milioni di euro, e sono state segnalate all'autorità giudiziaria 25 persone per frode in commercio con immissione sul mercato di prodotti pericolosi nonché adulterazione continuata di prodotti in danno della salute pubblica.