Caso Chiatti, il mostro di Foligno è arrivato in Sardegna

Finisce la pena detentiva ma l'uomo, che ha ucciso due bambini negli anni Novanta, continua a essere socialmente pericoloso. Per questo è stato trasferito nella struttura in provincia di Cagliari

Luigi Chiatti al suo arrivo nella struttura sarda (foto Attalmi)

Luigi Chiatti al suo arrivo nella struttura sarda (foto Attalmi)

Cagliari, 5 settembre 2015 - È arrivato nella residenza per l'esecuzione misure di sicurezza (Rems) di Capoterra  Luigi Chiatti, il cosiddetto Mostro di Foligno. È giunto a bordo di un furgone della Polizia penitenziaria, scortato da un'auto del corpo. Ha varcato i cancelli della struttura alle 11:20. Fuori non c'era nessuno a protestate o a manifestare contro il trasferimento dell'uomo in Sardegna. Nella struttura sanitaria, dove Chiatti dovrà stare.

Luigi Chiatti, noto come "il mostro di Foligno", è uscito all'alba di stamani dal carcere di Prato per trasferirsi nella Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza di Capoterra in provincia di Cagliari. Chiatti era a bordo del furgone blindato della polizia penitenziaria che alle 6,35 ha varcato i cancelli del carcere della Dogaia e nell'oscurità delle prime ore del mattino ha raggiunto la strada che collega il penitenziario con Prato. Chiatti sta raggiungendo Cagliari in aereo per trasferirsi nella residenza di recente costruzione considerata della massima sicurezza e al riparo da possibili tentativi di fuga. Chiatti ha terminato ieri di scontare nel carcere della Dogaia a Prato la pena per l'assassinio di Simone Allegretti, 4 anni, e Lorenzo Paolucci, 13 anni, e dovrà trascorrere almeno tre anni in una residenza attrezzata per l'esecuzione delle misure di sicurezza in quanto considerato ancora socialmente pericoloso. Ieri si era diffusa anche sulle agenzie di stampa la notizia - poi rettificata - che Chiatti era già stato trasferito a Cagliari ma l'uscita è avvenuta soltanto stamani dopo che nei giorni scorsi l'amministrazione penitenziaria aveva individuato la struttura idonea ad accoglierlo dopo avere esaurito la pena detentiva.