Libro e mostra fotografica per i 30 anni della mensa La Pira

Il volume e la mostra saranno presentati sabato 22 novembre nella sede della Provincia a Palazzo Banci Buonamici

Il vescovo Agostinelli

Il vescovo Agostinelli

Prato, 18 novembre 2014 - L’associazione Giorgio La Pira spegne le sue prime trenta candeline: un traguardo importante per la realtà pratese, nata il 4 febbraio 1984, che gestisce la mensa dei poveri e l’asilo notturno, entrambi in via del Carmine.

LA STORIA La sua storia prende il via dalla volontà di un gruppo di persone facenti parte dell’Azione Cattolica, supportate dall’impegno della Diocesi, in particolare di mons. Pietro Fiordelli, allora Vescovo di Prato, che riuscì a coinvolgere il Consiglio diocesano e tutta l’Azione Cattolica. L’obiettivo era quello di offrire un pasto caldo alle persone bisognose che iniziavano ad essere presenti sempre più sul territorio: fu allora inaugurata la prima provvisoria sede in via Pallacorda, che era in grado di offrire un massimo di trenta pasti al giorno, preparati dai primi volontari in una cucina domestica.

Ma la crescita della città – e quindi anche della povertà – rese insufficiente la prima sede; per questo nel 1985 l’associazione si trasferì nel vecchio oratorio di piazza San Marco, che era dotato di una cucina industriale con la quale venivano preparati anche cento pasti la giorno. Sempre nel 1985 fece scalpore il decesso per assideramento di un senzatetto molto conosciuto in città: questo tragico evento spinse la “Giorgio La Pira” ad ampliare la propria offerta, creando una struttura per l’accoglienza notturna. Il progetto si realizzò il 26 dicembre 1987, per la festa di Santo Stefano, in un terratetto di via Galcianese. Anche questa struttura, dopo poco tempo, risultò inadeguata, quindi nel 1988 l’asilo notturno fu spostato in una villetta di via Zipoli (dove potevano essere accolte fino a venti persone) e, infine, nel 2003, in via del Carmine. L’ultimo spostamento dell’asilo si deve proprio alla distanza fisica tra quest’ultimo e la mensa dei poveri, che nel 1996 si era appunto trasferita proprio in via del Carmine, nella sede del vecchio cinema parrocchiale di San Bartolomeo. Intanto, nel 1999, era stato introdotto il tesseramento e la registrazione automatica degli utenti, cosa che ha consentito un maggiore controllo e una migliore gestione delle attività.

GLI EVENTI Con l’occasione dei trent’anni, l’associazione – con il patrocinio di Comune e Provincia – ha deciso di pubblicare un volume intitolato “Storie diverse di gente comune”, un libro fotografico realizzato da Fabrizio Tempesti con un testo scritto da Umberto Cecchi. L’obiettivo è quello di raccontare una tipica giornata alla mensa dei poveri e all’asilo notturno, sia dal punto di vista dei volontari che degli utenti. “È come se si fosse aperta – sono le parole della presidente dell’associazione La Pira, Elena Pieralli, scritte nella presentazione al testo – una finestra su una realtà difficile, variegata, fatta di un’umanità dimenticata, ma che esiste, e della quale è doveroso farsi carico”. Quasi cento pagine ricche di suggestioni, in cui la profondità delle immagini e delle loro storie si unisce a una buona causa: gli utili della vendita del libro serviranno infatti per sfamare sette utenti della mensa per un giorno. Per promuovere il libro, sabato 22 novembre, alle ore 17,30 verrà presentato pubblicamente il volume nella sede della Provincia a Palazzo Banci Buonamici. Alla presentazione sarà presente la presidente dell’associazione, Elena Pieralli, l’autore del testo Umberto Cecchi e il fotografo Fabrizio Tempesti, gli assessori comunali alla Cultura Simone Mangani, alla Salute Luigi Biancalani e alla Pubblica Istruzione Mariagrazia Ciambellotti, e, per la Diocesi di Prato, il vicario generale, mons. Nedo Mannucci. All’interno dell’evento, verrà inaugurata, sempre il 22 novembre, alle ore 10 nella sala ovale della Provincia (via Ricasoli, 25 – Palazzo Banci Buonamici), la mostra con le foto del libro.

I NUMERI Cresce ancora il numero di pasti distribuiti: al 31 ottobre scorso erano stati preparati 53.503 pranzi (la mensa è infatti aperta solo la mattina), ben 5.965 in più rispetto allo stesso periodo del 2013 (quando ne vennero cucinati 47.538). Una crescita progressiva: dal 2010 a quest’anno, il numero di pasti distribuiti è salito di 19.185 unità. Gli utenti sono per il 50% stranieri residenti a Prato, mentre il 21% non sono residenti in città. Il 18% è rappresentato invece da italiani residenti a Prato e infine l’11% da italiani non residenti. Quest’anno sono infine stati distribuiti una media di 176 pasti al giorno e, sempre in media, un utente ha consumato 35,5 pasti nell’anno di riferimento. Per quel che riguarda l’asilo notturno, gli ospiti sono per il 33% italiani residenti in città, per il 26% stranieri non residenti, per il 25% stranieri ma regolarmente residenti a Prato. Infine il 16% è rappresentato da italiani non residenti in città. Cala il numero delle notti: dal 31 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014 sono state approntate 5951 accoglienze, a fronte delle 6413 dell’anno precedente.