Ladri fanno razzia in quattro uffici

Spariti soldi, computer, carte di credito e documenti. Le porte blindate sono state aperte con un flessibile. Divelta anche una cassaforte. I banditi sono riusciti a fare prelievi con le carte di LAURA NATOLI

La cassaforte aperta

La cassaforte aperta

Prato, 23 luglio 2014 - Quattro uffici, uno accanto all’altro, svaligiati dai ladri in una notte. E’ accaduto - tra lunedì e martedì -  al centro direzionale di via Traversa fiorentina 6 dove l’ufficio di un consulente del lavoro e quelli di tre commercialisti sono stati presi d’assalto da un gruppo di ladri che sono riusciti ad aprire le porte blindate e una cassaforte con un flessibile. Si tratta di una banda specializzata in furti che ha atteso la chiusura di tutti gli uffici per entrare in azione. «Non hanno lasciato nulla — dice amareggiato Matteo Masoni dello studio di consulenti del Lavoro Masoni e Bigazzi —: pc, soldi, carte di credito con il relativo pin, documenti di home banking. Hanno fatto pulito». I ladri sono entrati nei quattro uffici che si trovano al secondo piano del palazzo a vetri sulla Declassata — oltre a quello di Masoni hanno svaligiato i commercialisti Galleno e Miniati, Stramazzo e Bartolini — dopo aver aperto la porta blindata con un flessibile. Poi, hanno avuto il tempo di razzolare in cassetti e scaffali, mettere tutto a soqquadro e prendere quello che c’era da prendere.

Le porte di due uffici aperte con il flessibile

Dai commercialisti hanno portato via i computer, il danno più grosso lo ha avuto Masoni dove i banditi sono riusciti ad aprire la cassaforte, sempre con lo stesso flessibile: hanno rubato mille euro in contanti, documenti e carte di credito con i relativi pin. «Mi sono accorto del furto intorno alle 6,30 del mattino — aggiunge Masoni — quando sul cellulare mi è arrivato un messaggio di un prelievo effettuato con una carta di credito. Mi sono insospettito». I ladri sono riusciti ad attivare le carte di credito con il pin e hanno fatto un prelievo. «Per fortuna, ho bloccato in tempo il super prelievo di 2mila euro — prosegue Masoni —. Quando sono arrivato ho trovato tutto sottosopra. I furti a Prato sono diventati una vera e propria emergenza. Due mesi fa mi hanno svaligiato la casa alla Querce: hanno preso tutto: soldi, gioielli, cappotti, bottiglie di vino. Sono stufo, è necessario un serio intervento di amministratori e forze dell’ordine». Masoni ha avuto un danno di circa 5mila euro comprese le porte blindate da mettere a posto. «Galleno ha subito un furto circa due anni fa — aggiunge l’uomo —, da quel momento non ha più tenuto nulla in ufficio». Resta da chiarire come i ladri siano riusciti a entrare dentro il palazzo dove si trovano solo uffici. Il portone d’ingresso resta sempre chiuso. E’ probabile che abbiano suonato qualche campanello prima delle venti quando alcuni uffici sono ancora aperti e che abbiano atteso con pazienza l’uscita di tutto il personale. A quel punto hanno avuto vita facile.