La storia della gioielleria Cerbai. Un tesoro che inizia nel 1920

L’ottava cartolina oggi in regalo è dedicata al negozio sul Corso Mazzoni

Un'immagine storica della gioielleria Cerbai

Un'immagine storica della gioielleria Cerbai

Prato, 23 giugno 2016 - La prima impronta della Gioielleria Cerbai arriva dal lontano 1920 a Vaiano. Allora si vendevano macchine da cucire, pendole, orologi da polso e da taschino. Poi negli anni ’50 a Prato viene rilevata una gioielleria e cinque anni più tardi la famiglia si divide in due differenti gestioni. Franco apre nell’attuale sede di Corso Mazzoni dove assieme alla moglie Marina Marsini costruirà il successo di un nome che dura nel tempo. Dalla metà degli anni ’80 i figli Claudio e Alberto lasciano gli studi e si dedicano al lavoro nella gioielleria che ora gestiscono in prima persona. Sul filo di questa memoria, domani , la Gioielleria Cerbai sarà di scena nell’iniziativa promossa da La Nazione e Confcommercio in collaborazione con Chianti Banca e Comune di Prato.

Fino al 12 luglio, abbinate gratuitamente al giornale, in tre uscite settimanali (martedì, giovedì e venerdì) saranno proposte le immagini delle attività commerciali che hanno fatto la storia di Prato. Per i lettori che avessero perso le uscite delle cartoline, è possibile chiederle telefonando allo 0574-612411 o scrivendo a [email protected]. «Quando eravamo giovani – rammentano i due fratelli – durante il periodo precedente alle festività natalizie venivamo sempre ad aiutare i genitori. E’ stata quella una scuola importante per conoscere i prodotti, per imparare a trattare la clientela. E nostro padre, nelle cui mani vedevamo passare oro e diamanti, esigeva attenzione e serietà». «Ora si parla tanto della crisi - dice severo Alberto – ma la cosa più importante è che proprio i pratesi tornino a frequentare la città, a viverla e farci shopping ,visto che chiunque venga da fuori dice che è così bella…».

E sarà per questo amore verso la città che anche alla recente rassegna Prato Film Festival, la Gioielleria Cerbai ha fatto omaggio di un Crono Monaco della Tag Heur all’attore Gian Marco Tognazzi. La motivazione l’hanno scritta su Facebook: «Perché chi ama Prato vuole che solo cose belle siano accostate al suo nome». In pieno centro, nella via del passeggio hanno visto passare tutta la città e l’hanno vista cambiare. «Generazioni di pratesi - osserva Alberto - sono entrati nel nostro negozio, per la comunione del nipote o per il diamante da donare alla donna della propria vita.

Perché gli uomini, tutto sommato, sono romanticoni e onorano sempre una ricorrenza importante con un gioiello». Ora, per stare al passo con i tempi, c’è bisogno di distinguersi. Se negli anni ’60 essere rivenditori Longines e Omega era la chiave per incontrare i clienti e negli anni ’80 essere concessionari Swatch era segno di modernità «addirittura con la fattura numero 7 nel panorama italiano – aggiunge Claudio – ora, accanto al gioiello realizzato su misura, proponiamo brand di moda come Tous e Rosato ed alta gioielleria con Salvini e Massimo Raiteri, orologi come Tag Heuer ed Eberhard». I fratelli Cerbai guardano oltre le loro vetrine: «Il gioiello è funzione, simbolo, arte e moda, ma anche investimento. Lo testimoniamo ogni giorno con il nostro lavoro. Siamo convinti, come ci ha insegnato nostro padre, che il lavoro ben fatto contribuisca al bene della città. Questa convinzione va recuperata da tanti. Non si può trascurare e dimenticare tutta la bellezza di Prato… . Non possono essere solo i non pratesi a vedere questa bellezza».