"La Cap non sparirà. E intanto la Regione paghi"

"La storia della Cap andrà avanti a prescindere dall’esito della gara regionale per il trasporto pubblico locale"

Giuseppe Gori guida la Cap

Giuseppe Gori guida la Cap

Prato, 28 novembre 2015 - «La storia della Cap andrà avanti a prescindere dall’esito della gara regionale per il trasporto pubblico locale. Perché abbiamo interessi nel turismo, nel noleggio degli autobus e in altre attività. A questa ipotesi però in azienda non stiamo assolutamente pensando. Non abbiamo intenzione d’arrenderci e faremo valere i nostri diritti in ogni sede possibile». Promette battaglia il presidente della Cap, Giuseppe Gori dopo l’aggiudicazione provvisoria ad Autolinee Toscane, filiale dei francesi della Ratp, della gara regionale per il trasporto pubblico locale. Esito che quindi vede l’azienda pratese sconfitta ma con la ferma intenzione di fare valere i propri diritti.

«Ratp non è una società ma un ente di Stato francese, che si trova quindi in una posizione dominante - prosegue Gori - Non è soggetta a Iva, i finanziamenti che chiede alle banche sono garantiti dallo Stato francese e gestisce in concessione fino al 2024 il trasporto su gomma nell’Ile de France. In pratica, Oltralpe sono protetti per legge, mentre da noi partecipano alle gare e tentano di colonizzarci. Con questi presupposti mi pare difficile potere competere economicamente».

Cap fa anche notare i ritardi da parte della Regione nei pagamenti, a titolo di compartecipazione, per gli investimenti fatti per l’acquisto di nuovi autobus. «Devono rimborsarci 4 milioni - sottolinea Gori - Noi abbiamo una gestione oculata e non avremo problemi ma ci sono aziende più piccole che faticheranno a pagare stipendi e tredicesime. Adesso speriamo che la Regione nella verifica dei requisiti si renda conto che Autolinee Toscane non poteva partecipare alla gara perchè garantisce solo la copertura 1,5 milioni di km mentre il bando ne richiedeva 72 milioni».

Nonostante la situazione di stallo Cap assicura di volere continuare a investire sul territorio pratese. «Entro dicembre arriveranno tre nuovi autobus che finiranno di rinnovare il parco mezzi - conclude - Poi parleremo con i sindaci e valuteremo che fare. Di sicuro dobbiamo avere attenzione per la nostra clientela ma al contempo non possiamo fare investimenti che favoriscano chi eventualmente verrà al posto nostro un domani. Tutti assieme dovremo cercare un punto d’equilibrio».