L’ultimo saluto ad Alessio sulle note di Jovanotti

Lacrime e commozione ai funerali di Sabatini, ucciso da un ramo durante la tempesta

Folla ai funerali di Alessio Sabatini

Folla ai funerali di Alessio Sabatini

Prato, 7 ottobre 2015 - «A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande. A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più... A te che sei, semplicemente sei. Sostanza dei giorni miei...», sussurra la mamma seguendo le note della canzone mentre accarezza e bacia la foto del figlio. Accanto a lei il marito che la stringe forte in un abbraccio straziante. In centinaia ieri pomeriggio hanno affollato la grande chiesa del Sacro Cuore di Montemurlo per l’ultimo saluto ad Alessio Sabatini, il 19enne scomparso dopo due mesi di coma. Era stato colpito alla testa da un ramo staccatosi per la furia del nubifragio che il primo agosto si è abbattuto sulla zona sud di Firenze, mentre stava pescando con due amici.

Il paese intero si è stretto intorno alla famiglia di Alessio. Presenti tutti gli ex compagni di classe dell’istituto Buzzi, con cui aveva condiviso da poco l’esame di maturità e i primi progetti lavorativi, il preside dell’istituto comprensivo Paolo Calusi insieme al sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini e all’assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro, che hanno partecipato alle celebrazioni portando le condoglianze delle rispettive amministrazioni alla famiglia Sabatini. Sono stati i suoi migliori amici al termine della messa celebrata da padre Maurizio Vismara, a leggere un’ultima lettera in ricordo del giovane. 

«Non vogliamo pensare a questi ultimi due mesi, ma vogliamo ricordare questi otto anni che abbiamo trascorso insieme», leggono dal pulpito gli amici con la voce rotta dal pianto e gli occhi arrossati. «Sei stato un grande amico, ci siamo conosciuti in prima media. Eravamo due giganti nella stessa classe che non potevano non essere notati. Non sei stato solo il mio migliore amico, ma un vero fratello. Ci hai insegnato tanto e sarai sempre presente nei nostri cuori. Ti ha colpito un destino infausto che però ci ha insegnato l’importanza di vivere il presente senza sottovalutare le cose importanti come l’amicizia. Tu per noi sarai sempre “Sampei”, l’amico sincero con cui abbiamo sempre condiviso tutto».

Al termine della messa il feretro è stato accompagnato a spalla fuori dalla chiesa dagli amici di sempre. La salma è stata poi tumulata nel cimitero di Chiesanuova.

Silvia Bini