L’esercito dei disertori delle visite, recuperati 120mila euro nel 2014

Per i primi sei mesi del 2015 stanno per partire 6.000 lettere

L'assessore al sociale Luigi Biancalani

L'assessore al sociale Luigi Biancalani

Prato, 9 ottobre 2015 - I pratesi che fissano una prestazione sanitaria, vuoi una visita specialistica vuoi un esame diagnostico, e poi non si presentano superano di gran lunga coloro che riscuotono il risarcimento dell’Asl per non aver ottenuto entro i 15 o 30 giorni canonici gli appuntamenti richiesti. Il malus sopravanza il bonus, ovvero i furbetti della sanità che con le loro prenotazioni disattese prendono il posto a chi ne avrebbe bisogno e allungano inutilmente le liste d’attesa. E i dati alla mano confermano proprio questa brutta abitudine di non disdire per tempo debito, ovvero 48 ore prima del giorno e dell’orario dello svolgimento della prestazione, le visite specialistiche, gli esami diagnostici e strumentali concordati con il centro unico di prenotazione.

Basti pensare che nel corso dell’anno 2014 sono state inviate circa 14.000 lettere bonarie ad altrettanti cittadini con le quali l’Asl pratese ha avvertito gli altrettanti cittadini di dover versare il corrispettivo del ticket (vale anche per gli esenti) per quella disdetta mai arrivata o giunta in ritardo della prenotazione sanitaria effettuata precedentemente. In tutto l’azienda è riuscita a recuperare circa 120.000 euro.

Fra l'altro secondo la procedura adottata e normata dalla delibera della giunta regionale toscana 143/2006, la prima lettera bonaria viene spedita senza aggravio di spese e solo successivamente, se il cittadino non ha pagato, viene inviato un verbale di accertamento con la richiesta della quota malus a cui viene aggiunto il recupero di spese postali e amministrative, secondo quanto previsto dalla delibera della giunta regionale toscana 39/2013.

E le cifre dei primi sei mesi del 2015 la dicono lunga su quanto si potrà assestare entro il 31 dicembre la quota del malus. L’Asl ha già pronte in spedizione 6.000 lettere per richiedere i ticket delle prestazioni fissate e mai scancellate da parte dei cittadini. Se il cittadino responsabilmente si ricorda di sfissare un appuntamento deve conservare il numero di disdetta fornito se la disdetta è avvenuta telefonicamente o la ricevuta di fax, mail se si sono usate tali forme.

Il bonus, che consiste in un piccolo risarcimento economico ai cittadini di 25 euro per non aver ottenuto entro 15 o 30 giorni (secondo la tipologia di prestazione) una prenotazione di prestazione sanitaria, non raggiunge cifre elevate. Anzi. Nel 2014 l’Asl 4 ha evaso 45 domande e nel corso del 2015, fino a tutto il mese di settembre, sono stati 49 i cittadini che hanno presentato domanda di risarcimento.

Cosa devono fare gli utenti che hanno diritto al bonus per richiedere il risarcimento che spetta loro? Si deve presentare un modulo (lo si trova sul sito dell’asl www.usl4.toscana.it), lo si deve compilare, correlato di fotocopia dell’impegnativa.