Iolo, sequestrata ditta-dormitorio

All'interno lavoratori clandestini e bombole gpl

Blitz all'interno di un capannone cinese (foto d'archivio)

Blitz all'interno di un capannone cinese (foto d'archivio)

Prato, 2 settembre 2014 - Proseguono i controlli del Gruppo Interforze nell'ambito del contrasto all'illegalità nelle imprese produttive e questa mattina, personale della Questura, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Asl 4 di Prato, Inps e Inail ha controllato a Iolo una ditta di finitura capi di abbigliamento pronto moda riscontrando una situazione di particolare degrado e insicurezza sul lavoro.

Gli Ispettori del Lavoro hanno trovato dieci persone al lavoro di stiratura e attaccatura bottoni, nessuna delle quali è risultata regolarmente assunta: la ditta, attiva dal 2010 non ha dipendenti dal 2012; sette di questi lavoratori sono risultati privi di documenti ed, al controllo eseguito dal personale della Questura di Prato, sono risultati clandestini. Il capannone di circa 160 metri quadrati è risultato completamente invaso da capi appesi, scatoloni e merce accatastata da lavorare, senza presidi idonei all'estinzione di incendi e soccorso in caso di infortuni sul lavoro. Presente anche una struttura soppalcata realizzata per alloggiare i lavoranti, suddivisa in piccoli vani ad uso dormitorio con dimensioni non superiori ai 6 mq. e altezza massima di 2 metri, e stipata di letti a castello.

L'impianto elettrico è risultato modificato, insicuro e non mantenuto in stato di efficienza; i locali sporchi e insalubri con una cucina maleodorante in cui erano accatastatate quattro bombole di gpl e presenti elettrodomestici, come lavatrice, gfrigoerifero, congelatore, friggitrice collegati all'impianto elettrico con cavi volanti e prese multiple. Otto macchinari sono risultati non a norma come pure il sistema di ventilazione. La Polizia Municipale ha sequestrato sia le macchine che i locali deferendo la datrice di lavoro alla Autorità Giudiziaria per abusi edilizi e mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e in materia di immigrazione. Questi controlli si affiancano a quelli messi in atto dalla Regione Toscana.