Giovedì 25 Aprile 2024

Giovane investito e ucciso da auto pirata, uomo confessa: "Sono stato io ma non sono fuggito"

Si tratta di un 28enne padre di due bambine che si trova adesso ai domiciliari / L'APPELLO DEL CUGINO DELLA VITTIMA SU FACEBOOK / FILMATO CHOC DELL'INCIDENTE / FALSO VIDEO DELL'INCIDENTE: SU FACEBOOK C'E' CHI SPECULA SULLA MORTE / IL SOPRALLUOGO DELLA POLIZIA SCIENTIFICA: LE FOTO / FIORI E MESSAGGI SUL LUOGO DELL'INCIDENTE-FOTO / UN SABATO SERA DI TERRORE

Il giovane investito e ucciso a Prato

Il giovane investito e ucciso a Prato

Prato, 5 gennaio 2014 - Un uomo si è presentato oggi alla questura di Prato, accompagnato da un legale: da quanto appreso avrebbe dichiarato di essere l'automobilista che sabato sera ha investito, provocandone la morte, Giancarlo Ravidà, il 19enne originario di Foggia travolto da un'auto pirata in via Valentini a Prato. L'uomo, dopo essere stato sentito in questura, è stato accompagnato in procura. La persona che ora si trova agli arresti domiciliari è un marocchino 28enne, sposato con un'italiana, padre di due bambine. L'uomo, che ha un precedente penale, ha riferito che il ragazzo investito "è sbucato all'improvviso".

Il 28enne si è presentato insieme al suo legale in questura. L'avvocato ha contestato l'omissione di soccorso, dicendo che anzi il suo assistito è rimasto per almeno un'ora sul luogo dell'incidente. "Il mio assistito ha riferito circostanze riguardanti il post-incidente, ha dato dettagli su chi era presente in strada, particolari che solo chi era lì, come lui, poteva fornire". Il 28enne avrebbe inoltre riferito di essere andato via un'ora dopo l'incidente stesso, quando il giovane è stato trasportato in ospedale. 

La notte di sabato l'uomo era in macchina con un altro marocchino che il giorno dopo ha fatto una rapina a due cinesi ed è stato poi arrestato per rapina aggravata. La procura indagherà sulla serata trascorsa dall'investitore e dall'amico. La procura contesta omicidio colposo e omissione di soccorso perché ritiene che il ragazzo non sia stato soccorso. 

La questura intanto ringrazia i cittadini pratesi: molte sono state le segnalazioni arrivate alla polizia municipale anche tramite i social network.