Ucciso a Napoli, era indagato per una truffa a Prato

Davide Montefusco, ex collaboratore di giustizia, e la vicenda del capannone incendiato nell'estate 2014 a Gabolana

L'incendio del capannone a Gabolana nell'estate 2014 (foto Attalmi)

L'incendio del capannone a Gabolana nell'estate 2014 (foto Attalmi)

Prato, 26 gennaio 2016 - Un ex collaboratore di giustizia è stato ucciso in un agguato alla periferia orientale di Napoli. Si tratta del trentaquattrenne Davide Montefusco, con piccoli precedenti penali, alcuni anni fa ritenuto vicino al clan Sarno, uno dei primi pentiti di questa organizzazione criminale attiva nel quartiere Ponticelli. L'omicidio è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 22 in viale Margherita. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla polizia, l'uomo era alla guida della sua auto quando è stato affiancato dai sicari, in sella ad uno scooter, che gli hanno sparato contro numerosi colpi di arma da fuoco.

Montefusco è legato a Prato perché nel 2009 si trasferì in città dove intraprese l'attività di commerciante, aprendo dei negozi di oggettistica a basso costo. Ma è nel 2014 che l'uomo torna alla ribalta delle cronache: infatti un'indagine individuò a Vaiano un capannone dove si trovava merce per un valore stimato di circa 2 milioni di euro che risultava non pagata ai fornitori dei negozi che facevano capo a Montefusco. A una settimana dal sequestro, il capannone di Gabolana, in via Fratelli Buricchi, bruciò "misteriosamente". Un rogo che aveva tutta l'apparenza di essere doloso, a meno di non voler credere alle coincidenze...