Il marocchino 'di via Luti' blocca la guardia medica

Si è presentato al Centro Giovannini chiedendo alcune medicine, ma al rifiuto del medico ha dato in escandescenze

La piadineria derubata

La piadineria derubata

Prato, 3 maggio 2016 - Il 'solito' marocchino coinvolto nell'incendio di via Luti torna a far parlare di sè. Il diciotenne, senza permesso di soggiorno, è stato protagonista anche questa sera di un movimentato episodio negli ambulatori della guardia medica che si trova accanto al centro Giovannini. 

Il giovane si è presentato intorno alle 20,30 chiedendo alcuni medicinali, come accaduto più volte la scorsa settimana al pronto soccorso. Richiesta che il medico gli ha negato. Il diciotenne ha cominciato a inveire e a dare in escandescenze nei confronti dei sanitari presenti bloccando di fatto l'attività di guardia medica per almeno un'ora. Negli ambulatori sono intervenute due guardie della Securitas Metronotte che hanno tentato di farlo ragionare e di allontanarlo. Tentativo fallito, il marocchino si è agitato ancora di più tanto che ha cominciato a minacciare gli operatori. Fortunatamente, questa volta, nessuno è rimasto ferito.

E' stato necessario l'intervento dei carabinieri per riportare la calma nell'ambulatorio. Il nordafricano è stato condotto in Caserma dove sarà trattenuto per  la notte.

Il caso del diciotenne, oramai noto come il 'marocchino dell'incendio di via Luti', è ben presente alle forze dell'ordine e alle istitutzioni. Il giovane è stato denunciato più volte e ha già a suo carico un provvedimento di espulsione e il foglio di via ma, di fatto, è ancora in città. Il problema, emerso nei giorni scorsi, è che non ci sarebbe posto per lui nei Cie, Centri di identificazione ed espulsione. In parole povere, è libero di tormentare medici e agenti praticamente ogni sera.