Sgarbi: 'Disponibile a rivedere il contratto col Comune'

Dopo il messaggio di Biffoni ("Non ci sono soldi per gli eventi, non so se andremo avanti"), il critico apre: 'Troviamo una soluzione insieme'

Vittorio Sgarbi (Foto Omnimilano)

Vittorio Sgarbi (Foto Omnimilano)

Prato, 20 settembre 2014 - «Le colpe di Cenni non possono ricadere certamente sul sindaco Biffoni che mi è anche molto simpatico. L’errore è stato non nominarmi direttore del Pecci, aver scelto Cavallucci è come aver messo un astemio a dirigere una cantina... Le colpe di questo non possono ricadere su Prato e sui pratesi...». Vittorio Sgarbi non sembra turbato dalla possibilità di interrompere il contratto da super consulente stipulato lo scorso aprile dall’ex giunta: «Avrei dovuto fare il direttore del Pecci, non si può compensare questo pasticcio con un contratto riparatore — continua Sgarbi — quindi sono pienamente disponibile a parlare con il sindaco Biffoni per trovare una qualsiasi soluzione. Posso venire in città per tenere delle conferenze, posso organizzare degli eventi, posso fare tutto quello che serve perchè non ho niente contro Biffoni né contro Prato. L’occasione ormai è stata persa con il Pecci, dove vado io si vede la differenza. Questo o si capisce o peggio per loro... Non si possono prendere altre strade perchè mossi dal senso di colpa e che io ho accettato solo per amore verso la città. Capisco bene la posizione di Biffoni... D’accordo a rinunciare con risarcimento senza protesta».

Non è tutto, il critico ferrarese per dimostrare di non avere proprio niente contro l’attuale giunta ha anche dato la propria disponibilità per venire ad inaugurare la mostra «Capolavori che si incontrano» in programma a ottobre al Palazzo Pretorio nella quale saranno esposte le tele di Bellini, Caravaggio e Tiepolo di proprietà della Banca Popolare di Vicenza. «Ci terrei a venire in città per fare il discorso inaugurale della mostra al Pretorio — conferma Sgarbi — Rinnovo la mia totale disponibilità».

L’idea di avere Sgarbi come collaboratore una tantum e non vincolato da un contratto che prevede l’allestimento di cinque mostre, piace anche al sindaco Biffoni: «Prendo Sgarbi a braccia aperte — commenta — Sono certo che fra gentiluomini troveremo presto un punto di incontro. Il problema riguarda la possibilità del Comune di finanziare cinque eventi, come appunto prevede il contratto stipulato dalla passata amministrazione. Se vuol collaborare con Prato non ho problemi, anzi sarebbe una grande risorsa. Meglio organizzare un evento bello e importante senza avere vincoli».

Silvia Bini