Il Capezzana lascia: "Ci mancano gli stimoli"

La società che ha dominato le ultime stagioni in Uisp ha deciso di fermarsi un anno. Forse disputerà un torneo di calcetto

La squadra del Capezzana

La squadra del Capezzana

22 luglio 2014 - Vincere a volte non basta. Il Capezzana non sarà ai blocchi di partenza del prossimo campionato di calcio a 11 Uisp. Malgrado gli innumerevoli successi ottenuti sia in campionato, sia in coppa, sia a livello extraprovinciale (culminato nel 2010 anche con la vittoria alle finali nazionali dell’ente), la società, che rimane una delle più vincenti di sempre, ha deciso di prendersi un anno sabbatico per riflettere e per ritrovare le motivazioni e gli stimoli persi per strada nel corso degli anni. Alla base di una decisione comunque molto sofferta c’è soprattutto la fine di un ciclo: "Molti dei 'senatori', fra giocatori e dirigenti, hanno deciso di appendere le scarpette al chiodo per dedicarsi alle rispettive famiglie o ad altri impegni professionali – commenta il presidente del Capezzana, Gabriele Romolini – Dopo tanti successi era arrivato il momento di girare pagina e di provare a creare un nuovo gruppo, ma abbiamo perso un po’ l’entusiasmo di un tempo, quindi abbiamo pensato che forse era il caso di prenderci una pausa per riflettere bene sul futuro".

Insomma se ne va un pezzo importante della recente storia del calcio a 11 Uisp. La fine di un ciclo, certo, ma anche le mille difficoltà quotidiane che tutte le società di calcio, a qualsiasi livello, devono affrontare, sommata all’impossibilità di cercare nuovi stimoli, magari in Figc: "Di solito le buone squadre della Uisp che si cimentano con la terza categoria vincono il campionato, quindi avremmo potuto dire la nostra anche noi – insiste Romolini – il problema è che per fare certi passi ci vuole un progetto chiaro e preciso sul lungo periodo. Reperire sponsor è sempre più un problema e la tanta burocrazia non ci ha mai aiutato. Quando mancano le motivazioni è meglio lasciare da vincenti". La società Capezzana, però, non scomparirà. Il futuro non è definito, ma è probabile che i dirigenti, insieme al gruppo storico, decidano di allestire una formazione di calcio a 5 o calcio a 7.

L.M.