Il bilancio dell'università a Prato? Sarebbe in utile, "ma paghiamo 80mila euro di Irap"

Il presidente del Pin, Fioravanti: "Così non va, questa tassa non è sulla ricchezza ma sul lavoro"

Il presidente del Pin, Maurizio Fioravanti

Il presidente del Pin, Maurizio Fioravanti

Prato, 31 marzo 2015 - Sul bilancio consuntivo 2014 del Pin, il polo distaccato pratese dell'Università di Firenze "noi andiamo sotto solo a causa del pagamento delle imposte. E ci sarebbe molto da dire che una realtà come la nostra paghi 80mila euro di Irap, che tutti dicono essere un'imposta sulla ricchezza, ma che in realtà colpisce il lavoro. Perché più apri laboratori, più ricercatori hai e più tasse paghi. E' l'occasione per dire che così non va".

Lo ha affermato ai giornalisti il presidente del Pin, Maurizio Fioravanti, a margine dell'inaugurazione dei corsi di laurea relativi all'anno accademico 2014-2015 della sede pratese di piazza Ciardi.

"Dopo quattro anni consecutivi di risultati positivi in assoluto si tratta anche quest'anno di un risultato positivo - spiega Fioravanti - ma solo ante imposte. E' questo, infatti, il primo anno nel quale si sconta in pieno la tendenza a un'ingente riduzione dei contributi pubblici, che nel suo insieme incidono nel nostro bilancio per una cifra complessiva ormai di poco inferiore a 150mila euro".

A pesare, in particolare, sul versante dei trasferimenti è il superamento delle Province deciso dalla legge Delrio, con la conseguente scomparsa di un contributo significativo alle attività culturali e di formazione cittadine e la fine della convenzione con l'Asl, in seguito ad alcune modifiche normative che hanno reso impossibile all'azienda sanitaria proseguire la collaborazione.