Grafene, il materiale del futuro

Se ne parla martedì 16 febbraio (ore 21) nel nuovo appuntamento con CafféScienza a Palazzo Buonamici

Una dimostrazione della nuova tecnologia

Una dimostrazione della nuova tecnologia

Prato, 13 febbraio 2016 - Un materiale destinato a rivoluzionare il nostro futuro, un prodotto dalle caratteristiche singolari e proprietà chimico-fisiche eccezionali che lo rendono idoneo a utilizzi diversificati. E' il grafene, elemento di cui si parlerà martedì 16 febbraio (ore 21) nel nuovo appuntamento con CafféScienza a palazzo Buonamici.

A raccontare questa recente scoperta e le sue molteplici applicazioni sarà Valentina Tozzini, dell'Istituto di Nanoscienze del CNR e Scuola Normale Superiore di Pisa insieme a Raffaele De Maria e Antonio Mauro di R.S. Ricerche e Servizi Prato. Premiata con il Nobel per la Fisica nel 2010, la scoperta del grafene da parte di Andrej Geim e Konstantin Novoselov dell'Università di Manchester promette (e in parte già lo fa) di essere una vera rivoluzione, un po' come successe per la plastica negli anni '50-'60 del Novecento.

Questa eccezionale fiducia del mondo scientifico e industriale nei confronti del materiale trae origine dalle sue proprietà particolari: resistenza, flessibilità, leggerezza, trasparenza, impermeabilità e conducibilità. Caratteristiche che ne permettono l'uso in svariati campi, a partire dall’ambiente, ma anche nel tessile, nella produzione di gomme per la bicicletta garantendo minori forature e migliori prestazioni.

Il grafene è molto versatile, ma siamo solo all'infanzia dell'era del grafene. Sorprese, innovazioni e impensabili evoluzioni tecnologiche sono dietro l'angolo e porteranno sviluppi pratici e occupazione per tutte quelle imprese che sapranno riconoscerle e sfruttarle. I risultati sperimentali sul suo utilizzo aprono la strada a innumerevoli applicazioni: rilevazione di esplosivi o sostanze inquinanti, dalla sicurezza delle comunicazioni wireless al controllo ambientale, alle diagnosi mediche.