Giardinetti in balia dei vandali: «Pallonate e parolacce»

Le mamme che frequentano lo spazio verde di via Beethoven e via Berselli sono esasperate

Le mamme che frequentano i giardini pubblici di Grignano

Le mamme che frequentano i giardini pubblici di Grignano

Prato, 26 giugno 2016 - «Il Comune dovrebbe impiegare gli ausiliari del traffico per controllare i giardini pubblici, non per far multe. A Grignano la situazione è insostenibile». E’ lo sfogo di Susanna Harkonen, portavoce delle mamme dei giardini di via Beethoven/via Berselli, esasperate, da anni di atti di vandalismo da parte di un gruppo di ragazzi della zona che ciclicamente distrugge gli arredi del giardino arrivando addirittura a minacciare bambini e genitori. «Con la bella stagione – continua Harkonen - i giardini iniziano a essere presi di mira da un gruppo di giovani teppisti, tutti dai quattordici anni in su. Sono circa una ventina che, ogni giorno, di pomeriggio, vengono ai giardini impedendo ai più piccoli di giocare in tranquillità. E’ capitato più volte che i nostri piccoli siano stati presi a pallonate in faccia e che i giochi siano stati vandalizzati.

INOLTRE, il solito gruppetto, si ritrova la sera, fino a tarda notte, urlando e facendo rumore, impedendoci di tenere le finestre aperte. Qualche settimana fa hanno svuotato gli estintori di un palazzo, senza contare i palloni che finiscono nei nostri androni che gli stessi giovani recuperano scavalcando e rompendo le recinzioni». «L’anno scorso – precisa Harkonen – dopo il terzo esposto, abbiamo ottenuto un controllo dei giardini da parte vigili urbani tanto che alcuni ragazzi sono stati anche segnalati. Poi i controlli sono cessati». Le mamme di Grignano hanno provato a parlare con i giovani teppisti senza ottenere alcun risultato. «Una volta – racconta Harkonen - una mamma è stata colpita da una pallonata, ha provato ad avvicinare uno dei ragazzi che le ha risposto in malo modo. Alcune di noi sono state minacciate e accerchiate. E’ vero che il giardino è pubblico, ma le regole di civile convivenza devono essere rispettate da tutti. Due anni fa ho contattato l’assessore Filippo Alessi, mi aveva promesso che sarebbe venuto a fare un sopralluogo ma ancora non lo abbiamo visto».