Giacomelli, bandiera del Querceto: 404 presenze!

Il capitano ha vinto tutto con i valbisentini

Marco Giacomelli portato in trionfo dai suoi compagni di squadra. Ormai è  una bandiera storica del Querceto

Marco Giacomelli portato in trionfo dai suoi compagni di squadra. Ormai è una bandiera storica del Querceto

Prato, 25 febbraio 2015 - Chi ha detto che le bandiere non esistono più? Basta guardare il curriculum di Marco Giacomelli, 34 anni, capitano del Querceto che con l’ultima presenza in campionato ha raggiunto il totale di 404 partite giocate con la stessa maglia. Un record che gli fa guadagnare il primo posto assoluto nella speciale classifica dei giocatori con più gettoni di presenza nella storia pluridecennale della società. Giacomelli, difensore centrale, con i valbisentini ha vinto praticamente tutto: la coppa provinciale di terza categoria “Memorial Faggi” in due edizioni (2007 e 2014), un playoff di terza categoria (stagione 2006-2007) e un campionato di terza categoria (2014 - 2015), contribuendo a tenere alti i colori bianco-verdi e fungendo da esempio per i compagni più giovani. Una sorta di Palo Maldini della val di Bisenzio. “Semola”, come lo chiamano i compagni da sempre (per la somiglianza, pare, con un personaggio de “La spada nella roccia”), è sempre rimasto al Querceto, da quattordici anni a questa parte, seguendo le sorti della squadra di Ravagli nel bene e nel male e mettendosi a disposizione del tecnico, qualora ci fosse bisogno della sua esperienza in campo, ma soprattutto rifiutando le lusinghe di altre squadre del circondario.

Ma perchè Giacomelli è rimasto sempre al Querceto? «Sono felicissimo di aver fatto questa scelta – spiega – Qua si gioca per l’abbraccio di un amico, perchè di soldi non ce ne sono mai stati. Ma è proprio questa l’essenza del calcio vero. La forza di questa società è sempre stata il gruppo. Siamo tutti amici, anche fuori dal campo e anzi voglio ringraziare il presidente onorario e fondatore Carlo Masieri per tutti gli anni che abbiamo passato insieme». Il ricordo più bello di questi 14 anni è difficile da scegliere: «Ce ne sarebbero tantissimi da raccontare. Quello che mi è rimasto dentro più degli altri è stata la prima promozione in seconda categoria. Vincemmo la finale play off a Settimello e fu un’annata incredibile, a livello personale e di squadra».

A 34 anni Giancomelli ha ancora un sacco di tempo per incrementare il suo record di presenze: «E invece devo approfittare delle ultime partite di questa stagione. Ho già comunicato alla società la mia intenzione di chiudere il ciclo dopo quest’anno. Ho iniziato a giocare nel Querceto in Promozione Uisp e lo lascio in seconda categoria Figc. Non potevo chiedere di più. Il livello e l’impegno cominciano ad essere molto importanti e preferisco lasciare quando ancora sono io a deciderlo e non gli altri a sperarlo. Il mio cuore, però, sarà sempre bianco-verde e voglio augurare il meglio a Carlo Grottini che ancora non sta bene. Forza Carlo, non mollare».

Leonardo Montaleni