Troppi furti e degrado a Viaccia. Assemblea pubblica in chiesa

Emergenza ex Rosalinda, i cittadini: "Serve una soluzione"

Viaccia bersagliata dai furti, protestano i cittadini (Foto Attalmi)

Viaccia bersagliata dai furti, protestano i cittadini (Foto Attalmi)

Prato, 24 maggio 2016 - Sa apre il tavolo dell’ex Rosalinda. Domani, mercoledì 25, alle 21.15, nei locali della parrocchia SS. Trinità di Viaccia, si terrà l’incontro pubblico di apertura ufficiale del tavolo partecipativo sull’area dell’ex azienda tessile, promosso dal Comune su richiesta del Coordinamento cittadini per Viaccia. All’incontro parteciperanno gli assessori alla partecipazione, Simone Mangani, e all’urbanistica, Valerio Barberis. Al centro dell’incontro, le problematiche legate al cantiere privato, in stato di abbandono da tempo, che doveva trasformare l’ex area industriale Rosalinda nel «Villaggio Rosalinda». E ovviamente tutto ciò che ne consegue, dal punto di vista del degrado e della sicurezza.

Quando l’azienda fallì e la fabbrica fu chiusa, tutta l’area venne acquisita da un gruppo che riuniva cooperative di abitazione rosse e bianche, Carep e Polistrade, per il recupero dell’area. Il progetto prevedeva la demolizione della fabbrica, di cui è rimasto solo il corpo centrale che una volta restaurato sarebbe dovuto diventare la memoria storica dell’ex fabbrica, la realizzazione di 250 abitazioni, uffici, negozi e un centro civico, oltre a strade e opere pubbliche. I lavori sono iniziati, ma a causa della crisi economica ormai da oltre cinque anni la situazione è bloccata. Ad indignare i cittadini il fatto che anche ciò che è stato costruito (i marciapiedi, un pezzo di strada, un parcheggio) ora sia coperto di erbacce, ma non solo. Le recinzioni dell’area, che si estende per circa 30 mila metri, sono state divelte da ignoti che, negli ultimi mesi, hanno addirittura scaricato rifiuti chimici pericolosi in maniera abusiva. L’area, inoltre, è frequentata da senza tetto che sono stati visti dormire in alcune baracche del cantiere.

Proprio il via vai di persone poco raccomandabili all’interno dell’ex fabbrica ha, secondo i residenti, portato negli ultimi anni all’aumento di furti all’interno delle abitazioni e delle attività commerciali della zona. A denunciare la situazione del cantiere è stato anche il parroco del paese, don Angelo Rancati, la cui parrocchia ha subito, dall’inizio dell’anno, oltre venti furti in pochi mesi. Ciò che i residenti chiedono da tempo è che l’amministrazione comunale solleciti la proprietà a delimitare il cantiere, in modo che l’area sia più facilmente controllabile e sia così scoraggiata l’intrusione da parte di estranei, e che siano valorizzate le opere di urbanizzazione già realizzate come per esempio la sistemazione dei tratti di strada che collegano via Calatafimi a via Viaccia a Narnali per alleggerire il traffico all’interno della frazione.