Da Prato a Milano: a Palazzo Reale le camice bianche di Ferrè

Spettacolare allestimento con la curatela del Museo del Tessuto

La mostra di Ferrè

La mostra di Ferrè

Prato, 10 marzo 2015 - Progettata dalla Fondazione Gianfranco Ferré e dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato per essere esposta presso il museo pratese da gennaio a maggio 2014, la mostra viene oggi riproposta nella sede più prestigiosa della città di Milano, grazie alla collaborazione della Fondazione Gianfranco Ferré e del Comune di Milano, con il supporto dell’Assessorato alle Politiche del Lavoro, Moda e al Design, e all’Assessorato alla Cultura. L’esercito di camicie bianche, esposto a Prato nello scenario post industriale della ex fabbrica Campolmi, nella sede milanese trova una collocazione straordinaria all’interno dell’ambiente più monumentale ed affascinante di Palazzo Reale, la sala delle Cariatidi: nata nel Settecento come Sala da Ballo e più volte “rivisitata” nel corso degli anni, nel 1943 è quasi completamente distrutta dai bombardamenti e dal successivo incendio. Con successivi interventi, ha recuperato il suo ruolo centrale nel Palazzo, con tutto il suo fascino delabré.

La visione delle camicie in mostra lascia senza fiato, e vale da sola un viaggio a Milano, grazie alla perfetta combinazione tra luci ed architettura con le 27 statutarie composizioni di Gianfranco Ferré. Oltre che attraverso la curatela della mostra di Daniela degl’Innocenti, conservatrice del Museo del Tessuto, la struttura museale pratese partecipa all’edizione milanese della mostra collaborando al delicato lavoro di allestimento delle camicie, che ha visto coinvolto sia lo staff del Museo che il laboratorio di restauro interno, gestito dal Consorzio Tela di Penelope. Presenti all’inaugurazione il Presidente della Fondazione Museo del Tessuto Andrea Cavicchi, l’Assessore alla Cultura del Comune Simone Mangani, il direttore del Museo Filippo Guarini.

“Voglio esprimere ancora una volta tutta la mia riconoscenza alla Fondazione Ferré” - dichiara Cavicchi - “per aver coinvolto il Museo del Tessuto nel lavoro di valorizzazione di uno dei più grandi protagonisti del Made in Italy. Per una struttura come la nostra, partecipare ad iniziative di tale importanza significa riaffermare tutte le potenzialità che il Museo del Tessuto ha come struttura permanente di rilevanza nazionale per lo studio e la promozione della moda contemporanea e per il rilancio di immagine del distretto e della città”.