Cucciolo di pastore tedesco liberato dall'Enpa in un capannone al Macrolotto

Giaceva su bottiglie rotte e rifiuti, controlli su microchip

Il cucciolo liberato dall'Enpa

Il cucciolo liberato dall'Enpa

Prato, 30 agosto 2014 - Un cucciolo di pastore tedesco è stato trovato senza cibo e senza acqua, su un cumulo di macerie, immondizia e chiodi, agganciato a una pesante catena di nemmeno due metri di lunghezza. Il cane è stato liberato dalle guardie zoofile dell'Enpa in un capannone gestito da cinesi nella zona del macrolotto industriale di Prato.

Le guardie lo hanno trovato nel corso di un controllo antiabbandono e prevenzione dopo averne avvertito i guaiti. L'animale si trovava costretto a giacere e camminare sopra un cumulo di rifiuti, per lo più composti da bottiglie, lattine rotte e da assi di legno da cui fuoriuscivano numerosi lunghi chiodi arrugginiti. Il cucciolo non aveva nessun riparo. Alcuni cittadini cinesi presenti al momento del controllo hanno inizialmente raccontato di non sapere di chi fosse il cane.

All'insistenza degli agenti un orientale ha spiegato infine che il cane era suo e che lo aveva acquistato qualche settimana prima da un connazionale. Dai riscontri effettuati attraverso il controllo del microchip il cane risulterebbe essere di un cittadino italiano di Santa Maria Capo a Vetere, in provincia di Napoli. Di conseguenza, vista la situazione non chiara, le mancanza di spiegazioni convincenti da parte del presunto proprietario e le condizioni in cui l'animale veniva tenuto, le guardie zoofile hanno deciso per il sequestro cautelativo amministrativo dell'animale e alla contestazione di due multe per infrazioni al regolamento di tutela animali del Comune di Prato. Il cucciolo, prelevato dall'associazione S.O.S. animali è ora custodito al canile del Calice di Prato.