Popolare di Vicenza, Zonin lascia. Dolcetta nuovo presidente

Dimissione decise dopo l0iscrizione nel registro degli indagati con l'accusa di aggiotaggio

Bpv: il passaggio di consegne tra Zonin e Dolcetta

Bpv: il passaggio di consegne tra Zonin e Dolcetta

Prato, 23 novembre 2015 - Gianni Zonin non è più il presidente della Banca Popolare di Vicenza, il gruppo che ha incorporato la CariPrato. Zonin si è dimesso dalla carica di presidente dopo 19 anni (e 32 da consigliere di amministrazione), passando il testimone al vicepresidente di Confindustria Stefano Dolcetta. «Sapremo essere trasparenti e chiari con i nostri soci e con i nostri clienti, cui chiedo di diventare i primi alleati della Banca» sono le prime parole di Dolcetta, cooptato in cda al posto del consigliere Giovanna Dossena e poi nominato presidente.

L'avvicendamento alla presidenza è stato sancito da un Cda atteso da quando, due mesi fa, "il viticoltore prestato alla finanza", come ama definirsi Zonin, è finito tra gli indagati per presunte irregolarità, con l'accusa di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, insieme ad altri dirigenti.

«Lascio la banca in mani serie ed affidabili, innanzitutto quelle del consigliere delegato e direttore generale, Francesco Iorio, che sta realizzando con rigore e straordinaria capacità quel disegno a medio termine che porterà la Banca Popolare di Vicenza a diventare un imprescindibile soggetto economico, finanziario e sociale per il Nordest e per tutto il nostro Paese».