"Dante, ti declamiamo a memoria": al Copernico i nuovi Benigni

A tre allievi il premio nazionale di recitazione della Divina Commedia

I ragazzi con la prof

I ragazzi con la prof

Prato, 26 maggio 2015 - La notte prima dell’esame, pardon, della gara, hanno declamato terzine dantesche ad alta voce fino, mentre la loro insegnante di italiano e latino, la professoressa Maria Grazia Nieri, intenta ad ascoltarli, li correggeva sull’esatta pronuncia di una vocale o sulla lettura esatta di un enjambement. Poi, pochi giorni fa Alessandro Nesti, Isabella Giusti e Virginia Mugnaioni - tutti e tre studenti del Copernico - hanno spiazzato la giuria del concorso nazionale di memoria «Tenzone dantesca», riportando a casa un premio a testa. Nello specifico, Alessandro si è classificato al primo posto per il Paradiso, (l’anno scorso arrivò primo per il Purgatorio), mentre Isabella e Virginia hanno conquistato l’argento rispettivamente per l’Inferno ed il Purgatorio. Il concorso si è svolto al liceo classico Giovanbattista Vico di Nocera Inferiore, nei giorni scrosi.

La gara, ai limiti dell’impossibile, imponeva ai ragazzi di proseguire a memoria una terzina estratta a sorte da un canto della Commedia di Dante. «Si tratta di una competizione difficilissima, - spiega entusiasta la professoressa Nieri - che impone una grande preparazione. Prima si impara a memoria un canto, poi ci si esercita a recitarlo ad alta voce. Memorizzate le terzine, ho ascoltato i ragazzi, correggendo la loro pronuncia e facendo sì che la poesia emergesse in tutta la sua precisione». Un esercizio quotidiano sull’intonazione degli accenti, delle pause e delle dieresi, affinché «la terzina esca nitida e pura», aggiunge Nieri. Alla gara hanno partecipato ottanta studenti da tutta Italia, ma i pratesi si sono distinti per la bravura. Virginia, in particolare, oltre al secondo posto per l’Inferno si è aggiudicata il premio speciale della giuria: «La sua recitazione - spiega la docente - ha particolarmente commosso i giurati, che hanno voluto premiarla ulteriormente».

«Sarebbe bello - commenta Alessandro Nesti - che in ogni scuola venisse istituita una iniziativa di questo genere su Dante: aiuterebbe a risvegliare l’interesse dei ragazzi della nostra età». Secondo i tre studenti, infatti, spesso nelle scuole i professori sbagliano l’approccio alla Commedia: «Andrebbe letta con passione, - consiglia Virginia - perché in quel modo l’opera diverrebbe un interessante libro di avventura o fantascienza». «Alcune volte i docenti potrebbero lasciare da parte il punto di vista tecnico-stilistico - aggiunge Isabella Giusti - e concentrarsi di più sul contenuto e su quello che sta dietro l’opera». Alessandro, oltre al primo posto per il Paradiso, è entrato di diritto nella giuria del concorso del prossimo anno. Insieme ai tre ragazzi, hanno partecipato alla gara anche Francesco Seravalle e Davide Ludovico, pure studenti del Copernico.