Da oggi altri 12 profughi assegnati alla provincia di Prato

Venerdì incontro in Regione con il governatore Rossi

Uno dei profughi

Uno dei profughi

Prato, 3 agosto 2015 - Questa mattina altri dodici profughi saranno assegnati alla nostra Provincia e distribuiti fra Prato e i Comuni vicini. Il numero dei richiedenti asilo assegnati a Prato si avvicina alle 400 unità, contro le 150 per le quali la Regione si era impegnata all’inizio, raddoppiando e poi ulteriormente «sforando» il numero inizialmente annunciato.
 
«Venerdì avremo un incontro i Regione per trattare del problema assieme al presidente Rossi e ai rappresentanti delle altre province - spiega il vicesindaco con delega all’immigrazione Simone Faggi - Diremo che non è più possibile accogliere il flusso di arrivi senza passare dall’accoglienza all’emergenza e rischiare il degenerare della situazione. Finora la Toscana ha mostrato che il suo modello funziona, al contrario di quanto accade in Veneto e a Roma, ma se si va oltre poi la situazione non sarà più gestibile».
Novità intanto si prefigurano in città sul fronte dell’accoglienza. La Fondazione Pro Verbo legata alla diocesi ha venduto all’Opera Santa Rita alcune abitazioni confinanti con la sede alla parrocchia del Soccorso. Gli immobili, in fase di ristrutturazione saranno messi a disposizione della Cooperativa 22, che assieme a Pane e Rose gestisce l’accoglienza in città per metterle a disposizione dei richiedenti asilo che saranno avviati in futuro alla nostra città.
 
La zona del Soccorso in particolare sembra essere fra le maggiormente interessate all’accoglienza. La palazzina Anci all’incrocio fra via Roma, via Roncioni e via Zarini è da tempo impegnata nell’ospitalità (attualmente 14 persone). Presto le abitazioni del Santa Rita viine alla parrocchia faranno altrettanto e in più è emersa l’ipotesi - avanzata dalla Prefettura e osteggiata dall’amministrazione comunale di utilizzare il vicino spazio in dotazione alla Protezione civile per una sorta di «campo» con strutture semipermanenti per far fronte a un’eventuale ondata di arrivi. Una sorta di riedizione della «tendopoli» paventata a fine giugno per lo spazio del viale Marconi anche in quel caso su iniziativa della Prefettura e che incontrò la contrarietà dal Comune. Della «tendopoli» poi non si è fatto niente, ma l’ipotesi di un’area destinata all’accoglienza con strutture prefabbricate sembra tornare alla ribalta e investire la zona a cavallo della Declassata. «Siamo fortemente contrari - taglia corto Faggi - Diremo alla Regione e se necessario al governo che la città non può fronteggiare ulteriori arrivi. Del resto lo stesso prefetto di Firenze ha dichiararano che la situazione è ormai di allarme».