Quadro di Soffici in prestito a Trento

Fino al 6 novembre al Castello di Buonconsiglio

"Millenovecentodiciannove (Il reduce)" di Ardengo Soffici

"Millenovecentodiciannove (Il reduce)" di Ardengo Soffici

Prato, 12 luglio 2016 - Nuovo prestito d’eccezione per l’opera Millenovecentodiciannove (Il reduce) di Ardengo Soffici, uno dei fiori all’occhiello della collezione permanente del Novecento esposta al terzo piano. Da oggi, 12 luglio fino al 6 novembre, il dipinto è in mostra al Castello del Buonconsiglio di Trento per l’esposizione intitolata “Tempi della storia, tempi dell’arte. Cesare Battisti tra Roma e Vienna” dedicata al centenario della morte del patriota e irredentista italiano.

Non è la prima volta che la tela di Soffici, dipinta tra il 1929 e il 1930 per dare voce ai tanti soldati italiani sopravvissuti nelle trincee della prima guerra mondiale, va in trasferta per alcune mostre temporanee in Italia, la più recente nel 2015 a Milano (La Grande Guerra. Mito e Realtà). In vista dell’esposizione a Trento, l’opera ha subito alcuni interventi di restauro sostenuti interamente dagli organizzatori della mostra: le operazioni di revisione conservativa e ritensionamento sono state condotte dalla restauratrice Silvia Fiaschi. La mostra a cura di Laura Dal Prà parlerà così un po’ pratese grazie al prestito del Pretorio: Ardengo Soffici, pittore e scrittore, nel 1907 si trasferì da Parigi a Poggio a Caiano, portando così fra gli artisti locali gli stimoli e i fermenti della capitale francese degli inizi del ‘900.

A Trento, nel centenario della tragica morte di Battisti, la mostra riscopre la figura dello storico, politico, geografo e scrittore attraverso documenti, fotografie, lettere, dipinti, disegni, sculture che ne raccontano la vita e il pensiero. E tra questi, Il reduce, attraverso la rappresentazione di un uomo lacero, scalzo e dal passo malfermo, esprime grande intensità e comunica forti contenuti sociali. Sono diverse le opere del Pretorio che nell’ultimo anno e mezzo sono andate in prestito per importanti esposizioni nazionali e internazionali, segno di un interesse crescente verso la collezione permanente: oltre al dipinto di Soffici, il ritratto di Lorenzo Bartolini eseguito da Adolf von Sturler, la Decollazione di San Giovanni Battista di Taddeo Baldini, La Vendemmia di Maria Luigia Raggi, per culminare con il recente trionfo in Giappone della Pala dell’Udienza di Filippino Lippi e predella della Presentazione al tempio, Adorazione dei Magi e Strage degli Innocenti di Filippino e Fra Diamante. Info: www.palazzopretorio.prato.it