Terrorismo, espulso un 42enne pakistano

L'uomo viveva a Firenze e aveva un negozio in via Cavour. Aveva frequentato a Prato il luogo di culto Tabligh. Il ministro Alfano: "Aveva maturato un rapido processo di radicalizzazione"

Mahmood Khan Zia, il pakistano espulso

Mahmood Khan Zia, il pakistano espulso

Prato, 30 novembre 2016 - Tra i provvedimenti presi in questi giorni dal ministero dell'Interno c'è anche l'espulsione di un 42enne pakistano, Mahmood Khan Zia in Italia dal 2006, frequentatore del luogo di culto "Tabligh" di Prato e che, dice il ministro Angelino Alfano, "aveva maturato un rapido processo di radicalizzazione indotto da un suo connazionale, già espulso per motivi di sicurezza dello Stato nell'aprile 2015".

Alfano dice che "le attività investigative e di intelligence hanno riscontrato che lo straniero manteneva contatti in Pakistan con ambienti islamici radicali e con soggetti che sostengono organizzazioni terroristiche attive in Afghanistan. Prosegue, dunque - conclude Alfano - l'intensa attività di prevenzione per abbassare il più possibile il livello di rischio in Italia, pur nella consapevolezza che nessun Paese, oggi, può dirsi a rischio zero".

Mahmood Khan Zia viveva e lavorava a Firenze dove gestiva un negozio etnico in via Cavour. Secondo le informazioni in possesso della Digos fiorentina e dei servizi segreti, nel centro di preghiera di Prato, che avrebbe frequentato fino allo sua partenza dall'Italia lo scorso agosto, svolgeva anche l'attività di imam, attraverso la quale radicalizzata musulmani in Italia, e, sul fronte internazionale, vantava contatti col mondo contiguo allo jihadismo pakistano e afghano. Personalità conosciuta nel mondo musulmano fiorentino e pratese, con le sue prediche aveva contribuito a radicalizzare anche un 27enne pakistano che è stato espulso da Prato all'inizio dell'anno.

L'uomo viveva nel capoluogo toscano in una casa nella zona del Poggetto nell'immediata periferia di Firenze, con la moglie pakistana, la compagna italiana convertita all'Islam - che aveva di fatto il ruolo di seconda moglie - e i figli avuti dalle due donne. Lo scorso agosto aveva lasciato l'Italia ed era tornato in Pakistan con tutta la famiglia, compresa la compagna. La donna, che lavora a Firenze ed è attualmente in aspettativa, si trova ancora in Pakistan. Nei giorni scorsi, per motivi in corso di accertamento da parte della Digos di Firenze, il 42enne è tornato da solo in Italia e in particolare a Firenze, alloggiando in una casa di alcuni conoscenti. Qui è stato rintracciato dai poliziotti della Digos a seguito del provvedimento di espulsione emesso nel frattempo nei suoi confronti. Venerdì scorso è stato rimpatriato in Pakistan.