Studenti chef per diplomatici. E Zelig sbarca a San Niccolò

Non solo interrogazioni, spiegazioni e verifiche: gli istituti pratesi cambiano passo. Ecco come

Un gruppo di studenti dell’istituto alberghiero Datini sono stati a Bangkok dove hanno cucinato  per ambasciatori e industriali nell’ambito del progetto ‘Made in Italy’

Un gruppo di studenti dell’istituto alberghiero Datini sono stati a Bangkok dove hanno cucinato per ambasciatori e industriali nell’ambito del progetto ‘Made in Italy’

Prato, 5 novembre 2017 - La scuola che guarda oltre. Non solo interrogazioni, spiegazioni e verifiche: gli istituti pratesi cambiano passo ed è così che le giornate di lezione in classe vengono intervallate da incontri con attori e comici, stage all’estero e laboratori. Innnovazioni messe in campo dai dirigenti scolastici per dare ai ragazzi nuovi strumenti: misurarsi con il mondo del lavoro, ascoltare testimonianze di vita utili a riflettere e a misurarsi con le scelte da compiere. Va in questa direzione il progetto voluto dal Conservatorio San Niccolò che ha come scopo «il confronto per conoscere meglio se stessi», spiega la preside Mariella Carlotti. Domani sarà Paolo Cevoli, il comico di Zelig prima affermato imprenditore, a raccontare ai giovani la propria esperienza.

«Mentre rideremo ascolteremo la storia di un uomo che, attraverso un lungo percorso, ha scoperto la sua vera vocazione, ovvero l’arte di far ridere», dice Carlotti che invita la città a partecipare domani alle 17 nel refettorio del Conservatorio. Intanto, torneranno oggi con una valigia piena di soddisfazioni gli studenti dell’istituto alberghiero Dantini che hanno avuto l’occasione di cucinare per ambasciatori, industriali e personaggi di spicco a Bangkok, nell’ambito del progetto ‘Made in Italy’. «Il console Antonello De Riu e il primo consigliere d’ambasciata Lamberto Moruzzi hanno pubblicamente riconosciuto la professionalità degli studenti dell’alberghiero invitandoli a proseguire la collaborazione con le ambasciate d’Italia e prospettando loro opportunità lavorative all’estero», dice soddisfatto il preside Santagati mentre gli studenti del Buzzi hanno avuto l’occasione di confrontarsi e ascoltare Wlodek Goldkorn, nato in Polonia da una famiglia sfuggita alle persecuzioni naziste e oggi tra le voci più conosciute del panorama nazionale e non solo.