Qui lavorava in un call center. Negli Usa insegna all’università

La storia di Stella, da quattro anni docente d’italiano a Charlottesville

Stella Mattioli dal 2013 vive nove mesi all’anno a Charlottesville, città americana gemellata con Poggio

Stella Mattioli dal 2013 vive nove mesi all’anno a Charlottesville, città americana gemellata con Poggio

Prato, 22 agosto 2017 - Insegnante di italiano all’università di Charlottesville. Dal 2013 questa è la nuova vita di Stella Mattioli, 35 anni, laureata al Progeas, il corso in organizzazione e gestione degli eventi dell’arte e dello spettacolo con sede al Pin di piazza Ciardi. Stella, con un passato da addetta nei call center e giornalista precaria, nel 2011 riuscì a cogliere l’opportunità di una borsa di studio bandita del Comune di Poggio a Caiano. Poggio proprio quest’anno ha festeggiato i quarant’anni di gemellaggio con Charlottesville e quella delle borse di studio è una tradizione ormai consolidata. Da quel giorno la sua è vita è cambiata.

«ERO a Charlottesville – racconta – per un corso di inglese e cultura americana e la professoressa Adrienne Ward mi parlò della possibilità di fare un Master in Italian Studies all’Università della Virginia. Mi hanno accettato nel 2013, due anni di master e poi l’assunzione come insegnante con contratto annuale». Trascorrere nove mesi l’anno negli Usa è un cambiamento di vita abbastanza radicale.

«La difficoltà maggiore all’inizio è stata la lingua – ricorda Stella Mattioli – i primi mesi mi sentivo sempre stanca, perché dovevo tradurre mentalmente tutto quello che sentivo o dicevo. Però è stata un’ottima occasione per imparare. Per il cibo nessun problema, la cucina americana non è solo hamburger e patatine: in Virginia ci sono piatti tipici a base di pesce e verdure , che apprezzo molto».

I recenti disordini al corteo antirazzista Stella li ha vissuti da Poggio perché era rientrata per le ferie. «La città di per sé è molto aperta – spiega -: ma Charlottesville e la Virginia hanno una storia complicata, in cui la schiavitù ha avuto un ruolo essenziale. Con me posso dire sono stati sempre tutti molti gentili e accoglienti e so che la maggior parte della popolazione di Charlottesville lo è. Purtroppo i razzisti ci sono anche lì – aggiunge –, ed è compito degli altri isolarli e non far finta di non vedere».

CONSIGLI per chi vuole lavorare negli Usa? «Negli Usa c’è più richiesta di lavori temporanei – conclude - ma non si può entrare e cercare lavoro: bisogna farsi assumere in Italia ed è complicato. Il mio consiglio è un master o un dottorato negli Stati Uniti (finanziato): il visto studenti è più facile da ottenere e si può conseguire un titolo di studio che permette di fare esperienza lavorativa dove ci si trova». Stella Mattioli è intanto già ripartita per l’Anerica ed inizierà a breve il suo quarto anno da «prof».