Spaccio in centro, la testimonianza: "Le mie fioriere diventate un nascondiglio"

Una residente: "Ci hanno messo una rosa per renderla riconoscibile". Il Cpap: "Disgustosa immagine della città". I 5 Stelle attaccano la giunta

La droga nascosta nella fioriera

La droga nascosta nella fioriera

Prato, 1 febbraio 2016 - Dopo il servizio mandato in onda dalle Iene, tanti commenti e testimonianze sullo spaccio in centro.

Per esempio quello di una residente della zona di via Migliorati: "Guardate la foto, ecco cosa ho trovato nella mia fioriera (la foto, che vedete sulla sinistra di questa pagina, ritrae due ovuli di droga nella fioriera): era da qualche giorno che avevo notato la terra smossa e un'altra stranezza, cioè una rosa piantata che io non avevo messo. Evidentemente ce l'hanno piantata per renderla riconsocibile".

Un lettore, Fabio Ciatti, commenta: "Ci ha visto tutta Italia... E poi ci ce la prendiamo perché Pistoia è diventata capitale italiana della cultura. E' uno scandalo vedere nei giardini pubblici ragazzi di 16anni bucarsi".

I consiglieri del M5S Capasso, La Vita e Verdolini attaccano: "Ecco il nostro brand per Prato: eroina, cocaina, crack e spacciatori al lavoro indisturbati. Giovani e non, addirittura minorenni, con vite rovinate, schiavi di dipendenze che non lasciano spazio ad altro. Lo Stato dov'e'? Assente, Renzi e co. sono troppo occupati a salvare banche e amici, stravolgere la costituzione e distruggere i territori. I carabinieri che scappano ne sono l'emblema. Il peggior Sindaco di sempre, con delega alla sicurezza e primo responsabile della salute dei cittadini che fa? Nulla, lui la bacchetta magica non ce l'ha, in campagna elettorale scherzava. Intanto la polizia municipale non fa niente, perché gli ordini che arrivano dall'alto sono di occuparsi delle multe, perché le nostre tasse tra sprechi e corruzione non bastano mai e serve fare cassa per mantenere in piedi i bilanci. Tutte le nostre proposte sono state bocciate: stanze salvavita, investimenti per la prevenzione, sensibilizzazione e recupero. La commissione speciale sulle tossicodipendenze si è riunita in 4 mesi solo 3 volte, è questa l'attenzione che il PD dà alla questione? La droga è un errore in cui possono cadere tutti e che può riguardare ognuno di noi, ci vergognamo profondamente di questa città e di questa società e faremo tutto ciò che una forza politica di minoranza può fare per tentare di risolvere quello che i partiti, con il loro immobilismo e la loro incompetenza, hanno portato ad essere una grave emergenza".

Fabio Nesti, del Comitato provinciale area pratese, commenta: "Abbiamo visto tutti il servizio andato in onda su Italia 1; un servizio che dà un'immagine disgustosa della nostra città. Mentre Pistoia viene incoronata capitale italiana della cultura 2017, a Prato viene dato lo scettro di capitale dello spaccio. Possiamo lamentarci, accusare, arrabbiarci, indicarne i colpevoli....ma questo a Prato non serve...non più ! Facile sarebbe cadere nei soliti commenti da bar, più difficile invece è cercare di trovare il bandolo di questa intricata matassa da sbrogliare. Ebbene, in mezzo alle polemiche, che avvengono doverose, in questi casi, il Comitato Provinciale Area Pratese prova a consigliare un atteggiamento che può aiutare a ricercare le dovute soluzioni al degrado visto in tv. Primo, l'elevazione di grado della nostra Questura da C a B è determinante, per fornire uomini alle squadre investigative antidroga della Questura stessa e più personale da impiegare nel controllo del territorio. Poi è fondamentale il "fare sistema" da parte di tutte le forze attive presenti in capo per il contrasto di fenomeni criminosi: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, istituzioni locali e cittadini, che dovrebbero essere coinvolti attivamente, attraverso l'associazionismo, nel contrasto a fenomeni di degrado. Terzo, la nostra voce a Roma deve essere presente, importante ed assordante, perché solo con la volontà del Governo centrale, tali fenomeni possono essere contrastati adeguatamente. Quarto, serve una legislazione che vada ad attaccare il nocciolo del problema spaccio, che dia la possibilità ai nostri uomini in divisa, di poter operare efficacemente contro il fenomeno della droga ed una recrudescenza delle pene legate allo stesso fenomeno. Prato è malata...e ci aspettiamo che tutti facciano la loro doverosa parte per guarirla".

Interviene anche Aldo Milone, capogruppo di Prato Libera e SIcura: "Prima Striscia la Notizia e ieri il servizio delle Iene sullo spaccio hanno reso la nostra città ridicola agli occhi di tutti gli italiani. Biffoni mi accusava di spettacolarizzare i blitz nei capannoni perché portavo le Tv al seguito. Una domanda mi piacerebbe porre al sindaco: Sono molto più gratificanti e fanno onore alla città i servizi delle citate trasmissioni televisive? E poi a Biffoni chiedo: cosa fanno i famosi operatori di strada,il cui costo si aggira intorno a 50mila euro, soldi dei contribuenti, i quali dovevano fare opera di recupero dei tossicodipendenti? Mi risulta che sostituiscano solo le siringhe per evitare che i consumatori possano prendere l'epatite. Forse fanno anche un'opera meritevole visto come è ridotto il pronto soccorso".

"Il servizio andato delle Iene - è il commento della lista civica Giovani e famiglia - non ha fatto altro che scoperchiare una scomoda verità che tutti ben conoscono. Preoccupa, e molto, l'assenza di spiegazioni e l'incapacità delle istituzioni preposte alla sicurezza e dell'amministrazione comunale. I cittadini, dopo aver relegato Biffoni all'ultimo posto nel sondaggio di gradimento dei sindaci toscani, si sentono ulteriormente delusi perché Prato non si merita l'appellativo di capitale dello spaccio".